La politica contro le auto benzina e diesel: “Vietarle entro il 2030, inquinano troppo”
Le auto alimentate a benzina o gasolio sono ovviamente più inquinanti rispetto ai veicoli di ultima generazione che possono sfruttare la tecnologia ibrida oppure la propulsione elettrica: in molti paesi europei il processo per eliminare le auto che sfruttano i tradizionali sistemi di alimentazione è già avviato, in Norvegia addirittura il 37% dei veicoli circolanti è elettrico, ma in Italia sembra ancora non essere partito il processo di rinnovamento.
Vietare le auto tradizionali entro i prossimi 13 anni
A cercare di smuovere la situazione è intervenuto Angelo Bonelli, coordinatore nazionale dei Verdi, che dopo la pubblicazione dello studio del New England Journal of medicine sugli effetti del particolato sulla popolazione ha dichiarato: "Lo studio conferma che i limiti di legge in particolare sulle PM 2,5 non tutelano la salute. I risultati di questa ricerca dovrebbero portare i governi del mondo a partire dall'Europa e dall'Italia ad accelerare il processo di transizione ecologica per far in modo che le produzioni a partire dall'industria automobilistica producano in modo pulito" sono state le sue parole. Una presa di posizione netta che punta ad ottenere un intervento diretto del Governo e delle case costruttrici.
L'obiettivo, secondo Bonelli, deve essere quello di eliminare i motori più inquinanti entro il 2030. Un obiettivo che non sembra irraggiungibile visto che altre nazioni europee si sono date come scadenza il 2020, una data molto più vicina rispetto a quella puntata dal leader dei Verdi: "Non è utopia lavorare per mettere al bando entro il 2030 i motori a diesel e benzina per avere in circolazione auto 100% pulite da emissioni di particolato e altri veleni. Rivedere i limiti di legge in modo più rigoroso di questi inquinanti, che in Europa sono più blandi rispetto agli USA, aiuterebbe non solo a tutelare di più la salute ma favorirebbe quegli investimenti necessari per favorire la transizione ecologica" ha concluso.