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Lauda: “La penalità a Vettel è stata uno scherzo, giusto riaprire il caso”

Il presidente non esecutivo della Mercedes: “La mossa di Vettel è stata incredibile e la cosa che stupisce è che non ha neanche ammesso le proprie colpe. Sono arrabbiato con lui, poteva almeno scusarsi” ha dichiarato.
A cura di Matteo Vana
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Niki Lauda - Getty Images
Niki Lauda – Getty Images

Lo scontro in pista tra Sebastian Vettel e Lewis Hamilton rischia di avere strascichi decisivi anche in ottica mondiale: non solo perché l'atteggiamento dell'inglese, che ha portato al fallo di reazione del ferrarista, ha incendiato la rivalità tra i due piloti che si stanno giocando il mondiale ma soprattutto perché il tedesco rischia ora una nuova penalizzazione. La Fia, infatti, ha deciso di andare a fondo alla vicenda e si riunirà lunedì 3 luglio per decidere se comminare un'ulteriore sanzione oltre ai 10 secondi in pista e ai 3 punti tolti sulla Superlicenza.

Lauda reputa giusta la decisione di riaprire il caso

Una decisione che potrebbe indirizzare la lotta per il titolo: Vettel, infatti, potrebbe, nella peggiore delle ipotesi, essere squalificato dal Gp d'Azerbaijan, perdendo così i punti totalizzati a Baku, oppure essere squalificato per il prossimo Gran Premio, quello che si disputerà in Austria. In ultima ipotesi potrebbe essere penalizzato con delle posizioni in griglia, una eventualità che sembra essere la meno pesante tra quelle prospettate. Sulla vicenda si è espresso anche Niki Lauda, presidente non esecutivo della Mercedes, che ha invocato una punizione esemplare per il pilota della Ferrari.

La mossa di Vettel è stata incredibile e la cosa che stupisce è che non ha neanche ammesso le proprie colpe. Posso capire la rabbia di Lewis e anch'io sono arrabbiato, perché poteva semplicemente scusarsi – ha dichiarato in una intervista rilasciata al quotidiano austriaco Osterreich – . Con lui è sempre così. La penalità di Baku è stata uno scherzo se guardiamo con attenzione il gesto e riaprire il caso penso sia stata la decisione giusta, soprattutto per evitare ulteriori casi di questo tipo.

Una sanzione per ribadire il ruolo della Federazione e per evitare che comportamenti del genere, soprattutto nelle ultime gare, decisive per l'assegnazione del titolo, possano ripetersi. Il gesto di Vettel è stato già sanzionato in pista, ma potrebbe non bastare: la Fia vuole vederci chiaro e per lunedì prossimo, a Parigi, ha convocato anche i due piloti che dovranno chiarirsi e spiegare il loro comportamento. La vicenda è lontana dall'essere risolta, lo scontro capitato a Baku potrebbe decidere le sorti del mondiale ben più dei duelli in pista.

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