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Le 10 auto più fallimentari dell’industria europea (INFOGRAFICA)

Tra i peggiori affari dell’industria automobilistica europea c’è anche la Fiat Stilo. Per ogni modello venduto, il Lingotto perdeva 2.730 euro.
A cura di Redazione Motori
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Fiat Stilo, secondo peggior affare tra i modelli europei
Fiat Stilo, secondo peggior affare tra i modelli europei

E' sempre una scommessa: nel momento stesso in cui una casa automobilistica lancia sul mercato un nuovo modello, deve prevedere i volumi di vendita, considerare l'economia di scala attivabile e produrre. Se poi si vende meno del previsto, ecco che la mano si è persa. E' il caso della Fiat Stilo, che, chiamata a competere con la Volkswagen Golf, sfilò dalle carte un bel due di picche. Risultato? La Stilo costava 12.000 euro circa ed ogni modello venduto, considerati quelli non commercializzati, è costato al Lingotto 2.730 euro. Insomma, per andare in pari sulla vendita unitaria la Fiat avrebbe dovuto metterla in commercio a 14.730 euro. Peccato che così non l'avrebbe acquistata nessuno. Detto altrimenti, fatto il guaio si cerca di minimizzare le perdite.

La Sanford C. Bernstein, una società di intermediazione finanziaria, ha fatto la lista (impietosa) delle auto che sono costate di più alle case automobilistiche europee. La lista è guidata dalla piccola Smart ForTwo, un'auto che vedi ovunque e che, visto l'uso prettamente cittadino, potrebbe essere considerata costosa. Eppure per ogni modello venduto la Smart perdeva 4.470 euro. Poi ci sono i modelli che si producono solo per "fare bella figura". Non devono creare profitto nell'immediato, ma rappresentare l'eccellenza, creare suggestioni e magari agevolare la vendita di altri modelli. E' il caso della Bugatti Veyron, per la quale la casa francese perde oltre 4 milioni di euro. Secondo la Bernstein nel futuro la classifica sarà ricca di auto elettriche che, al momento, nonostante la riduzione dei costi, possono attivare economie di scala ancora molto limitate.

Di seguito l'infografica dell'Economist sulla base dei dati della Bernstein:

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