Le case automobilistiche contro il superbollo: “Ha fallito, aboliamolo”

Sei anni fa faceva la sua comparsa il superbollo, la tassa che, nelle intenzioni del Governo, avrebbe dovuto colpire i più ricchi imponendo il pagamento di 20 euro ogni kW oltre la soglia di 185 per generare un maggiore gettito fiscale di 168 milioni di euro all'anno. La tassa, però, ha avuto soprattutto il potere di far diminuire il parco auto di queste vetture tanto che, ora, sono le grandi case automobilistiche a chiedere che venga abolita.

Abolire il superbollo per assicurare un ritorno fiscale

A lanciare l'appello è l'UNRAE, l'Unione Nazionale Rappresentanti Veicoli Esteri, che attraverso la voce del direttore Romano Valente, ribadisce: "All’uscita dalla crisi nel 2015, si assiste ad un recupero dell’immatricolato delle auto da 185 kw di appena il +3,8% nel 2016 rispetto ai volumi del 2011. Il super bollo ha fallito nella sua missione e solo eliminandolo si può ripristinare un potenziale di domanda tale da assicurare un ritorno fiscale in grado di compensare totalmente la manovra e generare nuovi posti di lavoro" ha dichiarato durante la presentazione del Salone dell’auto di Torino 2017 presso la sede Aci di Roma. Eliminare il superbollo, giudicata una tassa ingiusta per come è stata formulata da parte dei maggiori costruttori, consentirebbe al mondo delle auto, soprattutto quelle sopra i 185 kW, di ripartire con slancio ancora maggiore rispetto a quanto fatto finora.

Dello stesso avviso anche Eugenio Blasetti, responsabile comunicazione di Mercedes-Benz Italia, che ha spiegato come sia "una misura anticostituzionale perché tratta allo stesso modo utenti che hanno capacità contributive diverse Una tassa che ha l’ulteriore svantaggio di deprezzare fortemente i veicoli potenti che, non trovando più il secondo o terzo acquirente, prendono la strada dell’estero con valori svalutati, distruggendo in questo modo il valore italiano". Infine è Angelo Sticchi Damiani, presidente dell'Aci, a ribadire che il super bollo "compromette il patrimonio auto italiano con il conseguente mancato gettito per le casse dello Stato e quindi, anche se può sembrare una scelta anti sociale, andrebbe abolito".