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Licenziato dalla Lotus per il tweet di sostegno agli atleti gay a Sochi

Il Brand Director allontanato dal team britannico per l’irriverente bacio gay apparso su Twitter lo scorso febbraio.
A cura di Valeria Aiello
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La Lotus è nuovamente al centro della polemica per il tweet che lo scorso febbraio era apparso sul profilo Twitter del team. L’irriverente bacio gay di sostegno agli atleti ai Giochi Olimpici di Sochi 2014 contro la violazione dei diritti civili in Russia era stato rapidamente cancellato. Da quell’ondata di reazioni, mediata con le scuse per il tweet “non autorizzato”, emergono nuovi particolari. A parlare è Stephane Samson, brand director di Lotus, che aveva lasciato il team lo scorso marzo e dal suo profilo Twitter a distanza di oltre tre mesi spiega i motivi della decisione.

Mi è appena stato detto che sono stato licenziato per il mio tweet di sostegno agli atleti gay a Sochi. Lotus=Putin. Per favore ritwittate. La gente deve sapere” scrive Stephane Samson sul suo profilo Twitter.

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Tanti se lo chiedevano… Questo è il motivo per cui sono stato licenziato dalla mia posizione di Brand Director in Lotus” aggiunge l’ex guru del social media del team di Enstone.

Tutti tweet cancellati dopo poche ore insieme a quelli che invitavano a diffondere l’hashtag #LotusAntiGay, e che sono stato rimpiazzati da un altro cinguettio: “Mi dispiace ragazzi, alcuni tweet sono dovuti sparire… ancora una volta” scrive Samson che ringrazia “Grazie per il sostegno. New day, new challenges”.

Qualora le accuse di Samson dovessero dimostrarsi veritiere, si tratterebbe di un duro colpo per il team Lotus che dopo aver rasentato l’incidente diplomatico con il tweet dello scorso febbraio potrebbe veder ulteriormente compromessa la sua delicata posizione nella lotta ai diritti civili.

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