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Lorenzo: “Se i tifosi di Rossi fischiano me e Marquez, è perché hanno paura”

Il maiorchino ricorre a una citazione letteraria per spiegare la disapprovazione dopo le gare: “‘Se abbaiano, vuol dire che stiamo cavalcando’. Prima l’ambiente era di massimo rispetto, adesso è più un’atmosfera da campo di calcio”. Su Valentino rincara la dose: “Vorrei ricordare che non vince un mondiale dal 2009. Da allora io ne ho vinti tre con la sua stessa moto”.
A cura di Valeria Aiello
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Jorge Lorenzo / Getty
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Con quattro vittorie nelle ultime cinque edizioni del Gp d’Italia al Mugello, Jorge Lorenzo si prepara a tornare in casa degli italiani da leader del mondiale con un bottino di 90 punti e un margine di 5 punti su Marc Marquez e 7 lunghezze su Valentino Rossi. Reduce dal trionfo di Le Mans, con all’attivo due vittore e altrettanti podi dall’inizio del mondiale, il maiorchino è determinato a proseguire nella scia positiva su uno dei suoi circuiti preferiti, malgrado dalle tribune toscane la maggioranza del pubblico sarà ovviamente pronto a sostenere il Dottore.

La stagione sta andando molto bene – ha esordito Lorenzo in un’intervista rilasciata allo spagnolo As – Sono sempre stato primo o secondo, a parte la caduta dell’Argentina, che è stato un errore di cui sono dispiaciuto, ma che non posso cambiare. Mi sento in grande forma e penso che sia stato molto iportante essere passati dall’essere 17 punti indietro nel mondiale alla leadership in cinque gare. Non potrei chiedere di più”.

Lorenzo: "Se abbaiano, vuol dire che stiamo cavalcando"

Il passaggio in Ducati dal 2017, non gli ha fatto perdere di vista il principale obiettivo di questa stagione: confermarsi campione del mondo per la sesta volta in carriera, la quarta in MotoGP dopo i titoli del 2010, 2012 e del 2015. Proprio quest’ultimo alloro, arrivato solo a Valencia, dopo una gara in cui il detestato compagno di squadra scattava dal fondo della griglia per la penalizzazione arrivata dopo l’incidente con Marquez a Sepang, è considerato da molti un titolo intascato grazie al ‘biscottone’ servito al pesarese dai due spagnoli, determinati passarsi lo scettro di campione del mondo tra di loro. Una vicenda non certo archiviata per i fan del Dottore che al Mugello sperano di rivedere il pesarese sul gradino più alto del podio. Il timore è che, per quanto accaduto, il clima del round italiano sia più ostile rispetto a quello delle altre edizioni.

Credo che l’ostilità derivi dalla versione che Rossi ha dato dei fatti e che i suoi sostenitori hanno creduto – aggiunge il maiorchino – ma credo che alla fine non ci saranno situazioni di violenza, che spero non accadano, e che l’intervento di Dorna sulla questione, sia una buona cosa”.

Come dice Cervantes nel Don Chisciotte: ‘Se abbaiano, vuol dire che stiamo cavalcando” – prosegue il maiorchino – Se fischiano me e Marc, che siamo i principali rivali di Rossi e coloro che stanno ottenendo vittorie e titoli, è perché hanno paura. Vorrei ricordare che lui non cince un mondiale dal 2009 e da quando abbiamo la stessa moto e le stesse gomme, vinto il doppio delle gare e tre mondiali, a fronte di uno suo”.

Alla citazione letteraria, Lorenzo aggiunge un paragone calcistico, dal momento che, a suo dire, il clima in circuito è diventato quello di uno stadio.

È la stessa cosa che accade quando Messi va al Bernabeu o Cristiano Ronaldo al Camp Nou, sono quelli che ricevono più fischi. Prima l’ambiante era di massimo rispetto, ma ora questo è cambiato. È diventata un po’ più un’atmosfera da campo di calcio ed è un qualcosa che noi non possiamo cambiare. Rossi insieme a Iannone ha provato a calmare gli animi per quanto successo in Australia, ma con noi non lo ha fatto. Forse è qualcosa che dipende da lui”.

Se ci fischiano è perché temono che siamo i più forti. Ciò significa che dobbiamo essere soddisfatti del lavoro che stiamo facendo”.

Il rapporto con Rossi? "Non si può andare d'accordo con tutti"

Dopo contrasto Rossi-Marquez a Sepang, il maiorchino aveva chiesto la sanzione per Valentino ma, assicura Lorenzo, il suo agire non ha inficiato nel rapporto con il compagno di squadra, così come all’interno del box dove l’ambiente è tutt’altro che irrespirabile.

Assolutamente, questo è uno sport individuale. Ma anche se fosse uno sport collettivo non è necessario andare per forza d’accordo con il tuo compagno. Nel calcio ci sono stati attaccanti che non erano amici ma giocavano insieme e segnavano gol. Non si può certo andare d’accordo con tutti. Se ci riesci tanto meglio, ma se non è possibile, non ha importanza. In definitiva, la pressione e i risultati si hanno in pista. Puoi essere molto intelligente, molto bravo con le parole e nella guerra psicologica, ma alla fine se non dai gas in pista…”.

Sarà di nuovo ‘guerra’ Rossi-Marquez? No, entrambi sono piloti esperti che conoscono il rischio di fare qualcosa di stupido in una qualsiasi curva, e non credo che, almeno di proposito, tenteranno di farsi male a vicenda.

Infine, Lorenzo ha parlato anche della Ducati, dei problemi della Michelin, della sua residenza in Svizzera e della sua fidanzata, Nuria Tomas, che vive a New York e con cui sembra aver intrapreso una relazione importante. Riguardo alla factory di Borgo Panigale, il maiorchino ha ceduto alle lusinghe di un contratto multimilionario ma, assicura, la sua decisione non è stata per denaro.

Anche la Yamaha mi aveva fatto una super offerta, forse la migliore che mi abbia mai fatto, ma quella della Ducati era migliore. Ma non è stato il denaro a determinare il mio passaggio, quando la motivazione di fare qualcosa di stimolante come vincere il titolo con sue moto diverse, su una moto dove solo Stoner è riuscito a vincere un mondiale. Vincere quattro o cinque titoli in Yamaha sarebbe fantastico, ma non mi cambierebbe la vita come vincere in Ducati”.

Quanto ai problemi delle mescole francesi che da questa stagione sostituiscono le nipponiche Bridgestone, secondo il maiorchino è solo una questione di tempo.

Non è facile fare pneumatici per una moto che ha quasi 300 cavalli di potenza e un’elettronica da quest'anno più vecchia e che faccia slittare meno i pneumatici. Michelin è stata per molti anni fuori dal campionato, è ora che è tornata deve adattarsi un po' per risolvere i problemi che stiamo avendo, anche se gradualmente ci sta riuscendo”.

Con Nuria, un rapporto serio? Sono molto felice, è sempre importante incontrare qualcuno così. E l’idea è che quando sei fidanzato, speri che quella persona sia per sempre ed è quello che vorresti che succedesse, coltivando la relazione e altri aspetti per mantenerla. Sto bene, sono felice, e così e anche per lei.

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