335 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Luis Salom, la caduta a causa della combinazione di frenata e irregolarità dell’asfalto

I dati della telemetria indicano che il pilota era più lento in arrivo di curva e la frenata ritardata sulle irregolarità dell’asfalto ha prodotto un maggiore stress alla gomma anteriore e una perdita di grip sul sobbalzo della curva che hanno portato al tragico incidente.
A cura di Valeria Aiello
335 CONDIVISIONI
Il ricordo di Salom in pista / Getty
Il ricordo di Salom in pista / Getty

Il team Sag Racing ha reso nota la causa che ha portato al tragico incidente in curva 12 che venerdì 3 giugno è costato la vita a Luis Salom nel corso del secondo turno di libere della Moto2 del Gp di Catalunya, sul circuito di Barcellona a Montmelò. Dopo aver ricevuto i dati della telemetria dall’organizzazione, lo staff tecnico del team Sag ha tenuto immediatamente una riunione per chiarire la dinamica della caduta e comunicare con esattezza quanto accaduto in termini tecnici. All’analisi completa dei dati erano presenti il proprietario del team, Edu Perales, il team manager, Jordi Rubio, il capo meccanico di Luis Salom, Bernat Bassa, il capo meccanico di Jesko Raffin, Michael Ferger, il pilota della Moto2, Jesko Raffin, e il manager di Luis Salom, Marco Rodrigo.

Nel corso delle FP2, Luis Salom ha percorso i suoi primi giri siglando il miglior riferimento in 1'48.608, prima di effettuare la sua prima sosta al box per cambiare la gomma posteriore della moto – ricostruisce lo staff tecnico. Successivamente, Salom è tornato in pista e nel corso del primo giro dopo l’uscita dal box è avvenuto l'incidente. In questo giro, Luis arrivato al punto di frenata della curva 12 a una velocità 6 km/h inferiore rispetto a quella del suo giro veloce, secondo la telemetria dovuta a una minore accelerazione all'uscita della curva 11.

Data la velocità ridotta, Luis azionato i freni 9 metri dopo il riferimento, per mantenere una velocità adeguata alla curva 12. All’ingresso della curva c'è un'irregolarità sull'asfalto, nota a tutti i piloti (un sobbalzo). Il ritardo del momento di frenata ha fatto in modo che Luis mantenesse i freni operativi su questa irregolarità, a differenza dei giri precedenti, durante i quali in quel punto aveva già rilasciato i freni.

Tutto questo, aggiunto una velocità in linea a quella del suo miglior giro delle FP2, ha prodotto uno stress sullo pneumatico anteriore e una perdita di aderenza sulle irregolarità dell'asfalto. Questa perdita di grip ha provocato l'incidente con il tragico epilogo che tutti conosciamo. I dati di telemetria forniti dall’organizzazione sono a disposizione di qualsiasi tecnico qualificato che voglia analizzarli.

335 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views