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Magnussen: “Non sono bravo nei giochi politici, io faccio il pilota”

Il pilota danese, dopo l’arrivo di Nico Hulkenberg, sembra mettere le mani avanti e si difende: “Non cerco di portare gli elettori dalla mia parte. Sono qui per correre e guidare veloce”. Uno tra lui e Jolyon Palmer, però, dovrà lasciare la scuderia di Enstone.
A cura di Matteo Vana
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Kevin Magnussen - Getty Images
Kevin Magnussen – Getty Images

L'ingaggio di Nico Hulkenberg da parte della Renault mette sulla graticola i due piloti attualmente impegnati con la scuderia di Enstone. Jolyon Palmer e Kevin Magnussen hanno ancora a disposizione 4 Gp per convincere i vertici della scuderia francese a confermare uno dei due alla guida anche per la prossima stagione. I buoni risultati, però, potrebbero non bastare: nelle mire di Stoll, infatti, sembra esserci anche Valtteri Bottas. Se così fosse non ci sarebbe molta speranza per i due che sarebbero costretti a fare le valigie e migrare verso altri lidi.

Una situazione non idilliaca per i due piloti di casa Renault che rischiano di soffrire oltremodo la pressione. In una stagione che non è stata molto fortunata, Kevin Magnussen è pronto a dare il tutto per tutto fino alla fine della stagione. Il pilota danese, però, ammette di non essere bravo nei giochi politici: "Non sono bravo nel gioco politico – ha detto –. Sono un pilota, non cerco di portare gli elettori dalla mia parte. Sono qui per correre e guidare veloce, che è quello che mi piace e che mi sento bravo a fare".

Dopo l‘esordio con la McLaren, con la quale riuscì anche a conquistare un podio nella gara inaugurale, per il danese si prospettano tempi duri. Una carriera in Formula 1 che rischia di ricalcare quella del padre che disputò appena 24 Gran Premi. "Ogni volta che lascio la mia famiglia penso ‘ne vale la pena?’ È difficile stare così tanto lontano. Quando non si vince e le cose non vanno bene, come ora, questi pensieri si hanno sempre più spesso. Ma se un giorno sarò sul gradino più alto del podio saprò che è valsa la pena" ha dichiarato ai media del proprio paese. Il futuro di Magnussen è ancora tutto da decifrare, ma l'arrivo di Nico Hulkenberg potrebbe avergli chiuso definitivamente le porte della Renault.

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