Manga e stranezze, il Giappone accoglie la Formula 1
L'entusiasmo per la Formula 1 non è sopito, almeno non in Giappone. Il paese del Sol Levante accoglie il grande circus e lo fa a modo suo: tanto il calore che i tifosi nipponici hanno riservato ai beniamini del mondiale che tra travestimenti, copricapi stravaganti e striscioni in stile manga hanno invaso il circuito di Suzuka a caccia di foto e autografi con Lewis Hamilton, Sebastian Vettel, Kimi Raikkonen, Max Verstappen, Nico Rosberg e tanti altri.
La sfida dei cappelli
Il tifo made in Japan è variegato e variopinto, ce n'è per tutti i gusti. A fare la parte del leone i cappelli, nemmeno fossimo ai Royal Ascot: c'è chi ha optato per il layout del circuito, chi omaggia l'Italia con un Cavallino con tanto di cresta tricolore e chi ha sempre in testa il proprio beniamino, nel senso letterale del termine. Ovviamente una buona parte di tifosi è dalla parte della McLaren motorizzata Honda, la padrona di casa qui a Suzuka, ma anche la Ferrari riscuote un notevole successo. Basta poco per accendere una passione che, in realtà, non si è mai spenta. Qualcuno dedica la propria attenzione alle parte posteriore della SF16-H, altri si fanno immortalare con un pilota gonfiabile. Anche in Giappone la Rossa è sempre protagonista: in attesa di tornare a vederla trionfare in pista, la scuderia italiana si prende lo scettro di regina degli spalti.
Striscioni per tutti
Dalle scuderie ai piloti il passo è breve. Tanti i bambini giapponesi vestiti con i colori delle scuderie: Ferrari, Red Bull, ma anche Renault e Toro Rosso, tutti in cerca dell'autografo di questo o di quell'altro. La giornata dedicata ai tifosi si trasforma in un vero e proprio bagno di folla al quale nessuno si sottrae. Immancabili gli striscioni: Daniil Kvyat si trasforma in un fumetto pronto a spuntare da uno degli pneumatici Pirelli, rigorosamente soft, la mescola che dovrebbe garantire la miglior performance sul veloce di Suzuka. Il casco di Hamilton, invece, viene raffigurato con due numeri 4 a formare il numero che il britannico porta sul musetto della sua Mercedes, ma anche, forse, ad augurare il poker di mondiali, divenuto più complicato dopo il ritiro di Sepang. Per finire c'è anche chi non nasconde i propri sogni vestendosi da pilota Ferrari e Red Bull, piccoli piloti crescono. La Formula 1 è più viva che mai, almeno in Giappone.
