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Marchionne: “La Fiat Panda non sarà più prodotta in Italia dal 2020”

L’Amministratore Delegato del gruppo Fca ha chiarito: “Pomigliano sa fare di meglio, lì si produranno solo auto premium, coi marchi Alfa Romeo e Maserati”. Poi sulla fusione con GM: “Potrebbe avvenire o potrei bussare ad altre porte” ha dichiarato da Ginevra.
A cura di Matteo Vana
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Marchionne

Il futuro della Fiat Panda non sarà a Pomigliano: a ribadirlo è Sergio Marchionne che, in conferenza al Salone dell'Auto di Ginevra, ha spiegato quale sarà la strategia del gruppo Fca nei prossimi anni. "Oggi non cambiamo nulla, la fabbrica produce bene. Certo la futura Panda non la faremo lì, non la faremo in Italia. Con tutto il rispetto Pomigliano sa fare di meglio. Dal 2020 in Italia il gruppo avrà solo produzioni premium, coi marchi Alfa Romeo e Maserati" sono state le sue parole. La futura generazione della Panda – che dovrebbe arrivare nel 2020 -, quindi, non verrà prodotta negli stabilimenti italiani, ma molto probabilmente in Polonia. A Pomigliano, invece, verrà creato un Suv dell’Alfa Romeo più piccolo dello Stelvio, e a Mirafiori uno più grande, sempre a marchio Alfa.

Accordo con GM? "Non chiudo mai la porta"

Proprio sul futuro della casa del Biscione, Marchionne si è dette particolarmente ottimista: "Ha un grande futuro. Siamo contenti di quanto fatto tecnicamente con la piattaforma con Giulia e Stelvio. Mi aspetto grandi cose dal marchio. E finalmente le prime Stelvio arriveranno in America nel secondo trimestre di quest’anno". Non ci sono solo gli affari di casa nostra a tenere banco al Salone dell'Auto, ma anche l'ipotetica fusione tra Fca e Gm: "Potrebbe avvenire, non so. Non chiudo mai nessuna porta, impossibile chiudere la porta con Gm perché non si è mai aperta. Ho bussato e non ho avuto risposta. Potrei bussare di nuovo o bussare ad altre porte. Se utile per il business lo farei".

Impossibile, inoltre, non parlare della recente acquisizione di Opel da parte di PSA, operazione da 1,3 miliardi di euro che rende quello transalpino il secondo gruppo europeo, subito alle spalle dei tedeschi di Volkswagen. Marchionne è convinto che questa fusione "stimolerà altri fenomeni simili, se avrà successo sarà una buona indicazione e un incoraggiamento per il resto dell’industria", ribadendo di attendere un segnale da parte del colosso tedesco. "Mi aspetto che Volkswagen a un certo punto si presenti da noi per parlare" sono state le sue parole.

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