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Mark Webber si ritira, diventerà ambasciatore Porsche

L’ex pilota della Red Bull, attualmente impegnato nel mondiale WEC, scenderà in pista per l’ultima volta il prossimo 19 novembre quando si disputerà la 6 Ore del Bahrain. Poi entrerà nella grande famiglia Porsche dove ricoprirà il ruolo di consulente, scopritore e formatore di nuovi talenti per il marchio tedesco.
A cura di Matteo Vana
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Mark Webber - Getty Images
Mark Webber – Getty Images

Il 2016 sarà considerato l'anno degli abbandoni: dopo Felipe Massa e Jenson Button, infatti, è un'altra vecchia conoscenza della Formula 1 ad appendere il casco al chiodo. Si tratta di Mark Webber, pilota che corse con Minardi, Jaguar, Williams ma soprattutto Red Bull, dividendo il box con Sebastian Vettel dal 2009 al 2013. Un ritiro non solo dalla Formula 1, abbandonata già nel 2013, ma dal mondo delle corse: la sua ultima volta ufficiale al volante di una vettura da pista sarà in occasione della 6 Ore del Bahrain del 19 novembre, valida per il campionato World Endurance Championship.

Webber, però, non abbandonerà il mondo delle auto: entrerà, infatti, a far parte della famiglia Porsche dove ricoprirà il ruolo di ambasciatore del marchio, consulente, scopritore e formatore di nuovi talenti per il marchio tedesco a partire dall'anno 2017. A comunicarlo è stata la stessa casa tedesca a cui sono seguite le parole dello stesso pilota australiano. "Porsche è il marchio che ho amato di più, quello che speravo di raggiungere e l'ho fatto. Mi mancherà la velocità pura, la deportanza in macchina, la concorrenza, ma voglio lasciare ad alto livello e non vedo l'ora di ricoprire i miei nuovi ruoli" ha spiegato. Per lui in arrivo una nuova vita professionale quindi, un'avventura che partirà nella prossima stagione.

Trionfi in Formula 1 e WEC

Lascia dopo 12 anni di Formula 1, categoria nella quale è arrivato 3° in ben tre occasioni, sempre al volante della Red Bull, ma è grazie al WEC che riesce a laurearsi campione del mondo. Il primo anno, quello del debutto nella categoria, è costellato da qualche gioia e alcuni ritiri, ma è nella stagione 2015 che l'australiano, insieme ai compagni di squadra, riesce a laurearsi campione del mondo grazie a 4 vittorie sulle 8 disputate. Rimane il rimpianto per non aver conquistato la 24 Ore di Le Mans, la corsa di endurance più famosa del mondo, condotta per qualche ora la scorsa stagione, ma conclusa al secondo posto sotto la bandiera a scacchi

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