Marquez: “Valentino? Siamo a fine stagione, sta giocando le sue carte”
Con il mondiale quasi in tasca, in Giappone, la prossima settimana al Twin Ring di Motegi, Marc Marquez avrà la prima possibilità di essere incoronato per la terza volta campione del mondo della MotoGP anche se per chiudere la corsa al titolo iridato dovrebbe verificarsi una combinazione di tre differenti situazioni: lo spagnolo dovrebbe vincere la gara, Valentino Rossi dovrebbe chiudere fuori dai primi 13 e Jorge Lorenzo non salire sul podio. In occasione della presentazione a Madrid del profumo "Hero Sport Marc Marquez", una nuova fragranza creata dalla casa di profumi Puig che rispecchia la personalità del 23enne di Cervera, rispondendo alle domande dei giornalisti Marquez ha parlato delle probabilità di centrare il titolo iridato sul circuito di casa della Honda e ha ribadito la volontà di restare fuori da duelli verbali.
La prossima settimana abbiamo la prima occasione, ma si tratta di una probabilità molto piccola – premette Marquez – Si dovrebbero verificare diversi fattori e circostanze particolari, ma non credo che accadranno. Non devo cadere nell'errore di voler vincere a tutti i costi e devo continuare con la stessa mentalità e continuare a costruire per raggiungere l'obiettivo finale, che è il titolo. In Giappone, non aspettatevi niente di speciale”.
Ora avremo tre gare di fila (Giappone, Australia e Malesia, ndr) dove può piovere su qualsiasi pista e il rischio di cadere è più alto. Un infortunio nella prima, ti costringe a saltare le altre due. Per questo motivo insisto che non c’è nessuna fretta, l’ansia può far commettere errori e non voglio fare gli stessi sbagli del passato, come nel 2014, quando avevo la possibilità di vincere il titolo ad Aragon ma per gli errori commessi ho vinto solo in Giappone”.
Quanto alle accuse di Rossi, lo spagnolo della Honda si è detto sorpreso dalle recenti dichiarazioni del pesarese alla tv britannica BT Sport in cui è tornato sull’incidente di Sepang e la gara di Valencia del 2015.
La verità è che sono stato sorpreso dal fatto che sia tornato a parlarne di nuovo ma siamo a fine a stagione e credo stia giocando le sue carte, dentro e fuori dalla pista. Io continuerò con la mia guerra che è in pista, è lì dove mi piace parlare e ottenere tutto quello che è possibile. Non mi conviene entrare in duelli verbali”.