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Melbourne, Alonso: “La Formula 1 non è una gara di beneficenza”

Il pilota spagnolo attacca: “Mi aspetto un fine settimana difficile, stiamo lavorando bene ma i miracoli non si fanno in così poco tempo”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Fernando Alonso - Getty Images
Fernando Alonso – Getty Images

L'attesa è quasi finita: domenica 26 marzo prenderà il via il Mondiale di Formula 1 2017, con il Gran Premio d'Australia (Rolex Australian Grand Prix) che si terrà all'Albert Park Circuit di Melbourne. Ma le polemiche sono già iniziate da un pezzo: dei venti gran premi in programma, appena sette si disputeranno in Europa (nove se si considerano tali anche quelli di Russia ed Azerbaigian), ed i piloti hanno già rumoreggiato. Vettel vorrebbe il ritorno di un Gran Premio in Germania (quest'anno mancheranno sia Nürburgring che Hockenheimring), Hamilton ne sogna uno a Miami.

Adesso però ad alzare la voce, seppur nei confronti della propria scuderia, è Fernando Alonso, pilota della McLaren. La scuderia britannica sarà l'unica ad utilizzare una power unit della Honda, ovvero il modello Honda RA617H. Diversamente, tutti gli altri motori saranno utilizzati da almeno due o più scuderie: il Mercedes-AMG F1 M08 EQ Power+ per Mercedes, Force India e Williams; il Renault R.E.17 per Red Bull, Toro Rosso e Renault; il Ferrari 062 per Ferrari, Haas e Sauber (quest'ultima utilizzerà il Ferrari 061).

E propria la power unit Honda ha causato qualche "problema" ad Alonso, che a pochi giorni dal gran premio d'Australia ha prima scherzato sul fatto che vorrebbe "motori uguali per tutti", causando l'ilarità degli altri piloti, per poi precisare: "È una situazione frustrante, non ne sono felice, ma è così. L'unica cosa è cercare di avere una reazione forte ed in breve tempo", ha spiegato, "dobbiamo crescere, migliorare e cambiare marcia per alzare il nostro livello ed essere competitivi. La squadra ha lavorato molto nelle ultime settimane", ha proseguito, "ma i miracoli non si fanno in così poco tempo e mi aspetto un weekend difficile: in Formula 1 nessuno ti aspetta, non è una partita di beneficenza".

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