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Mercato auto, a luglio +5% che incoraggia

A luglio il mercato dell’auto ha mostrato un leggero guadagno del 5% rispetto al 2013. Pavan Bernacchi al Governo: “Bene a iniziative sull’auto, purché in grado di smuovere significativamente il mercato. Altrimenti meglio lasciare tutto com’è”.
A cura di Vito Lamorte
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Segnali di ripresa ma guai a cantar vittoria troppo presto. Il 5% di aumento del mercato auto nel nostro Paese è un dato positivo, ma siamo ancora ben lontani dall'uscita dal periodo nero che ancora stiamo aspettando di lasciarci alle spalle. In attesa di una inversione di tendenza completa e una uscita dalla crisi anche i piccoli passi avanti non possono che far piacere. Uno dei dati più interessanti circa il mercato a quattro ruote è la preferenza delle meccaniche a gasolio rispetto a quelle a benzina. L'Italia è sempre stata il "paese del diesel" ma livelli come quelli di luglio non registravano da un po': quasi il 60% delle vendite effettuate da gennaio fino ad oggi hanno riguardato motori diesel. L’elettrico sale del 18,1%, la stessa percentuale dell’alimentazione a GPL, mentre il metano si alza del 15,6%. Il presidente di Federauto Filippo Pavan Bernacchi sui dati di luglio ha dichiarato: "Se continua questo trend di ‘finta ripresa' il 2014 chiuderà sul livello del 2012, attorno a 1.350.000/1.400.000 pezzi. E voglio ricordare che il 2012 è stato un anno orribile per il nostro settore. Ben vengano eventuali, anche se remote, iniziative statali per il mondo degli autoveicoli, che potrebbero riportare il mercato a numeri più consoni". Bernacchi ha continuando affermando: "In particolare in merito a quanto ipotizzato dal ministro Lupi, riteniamo perfetta la detraibilità per le Partite Iva perché aiuterebbe le aziende a rinnovare i propri parchi. Ma i privati, le famiglie, hanno bisogno di uno strumento diverso che abbatta il costo degli autoveicoli in un'unica soluzione. La nostra proposta per questi utenti è un'aliquota Iva agevolata. Senz'altro immediata, facile, comprensibile, che ha come vantaggio quello di abbattere il prezzo dei beni alle famiglie, in forte crisi di liquidità. Mentre vediamo molto bene la detraibilità per le riparazioni e manutenzioni di officina. Tutti gli operatori, e mi riferisco in particolare agli indipendenti, sarebbero costretti a emettere sempre il documento fiscale e il sommerso verrebbe alla luce eliminando, nel contempo, la concorrenza sleale verso chi lavora rispettando le regole. Tutte proposte presentate da Federauto direttamente al premier Renzi, al ministro Guidi, e alla commissione Finanze della Camera. Ma voglio ammonire chi decide: piuttosto che provvedimenti sbagliati, meglio lasciare tutto com'è".

Per quanto riguarda i grandi gruppi, Fiat, primo in Italia, ha accusato una flessione a luglio dello 0,97% figlia soprattutto del calo di vendite di Alfa Romeo e dell’accoppiata Lancia/Chrysler (rispettivamente a -12 e a -8%). Le altre case del gruppo (ora FCA) tengono o guadagnano. Fiat è stabile con un aumento del 2%, ma le protagoniste sono la Maserati, con la Ghibli assoluta protagonista del Tridente, e la Jeep. Anche Ferrari si alza, passando da 155 a 164 auto immatricolate. Nella classifica italiana si assestano come secondi e terzi il Gruppo Volkswagen e il Gruppo PSA Peugeot Citroën.

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