Mercato delle biciclette in calo
È una sorpresa, ma è così: il mercato delle biciclette è in calo. Rispetto allo scorso anno il numero di biciclette vendute è sceso a 1.542.758, cioè il 3,9% in meno rispetto al 2012. Questo risultato è dovuto alla crisi economica globale e alle condizioni climatiche che hanno caratterizzato il primo trimestre, offrendo al mercato solo 9 mesi di vendite. L’Italia si attesta come il principale produttore europeo di biciclette, soprattutto per il segmento dei mezzi da ragazzo fino a 20 pollici. Uno studio di Confindustria ANCMA, supportati dal Politecnico di Milano, ha dimostrato che una bicicletta prodotta in Asia arriva in Europa con una tassa ambientale uguale a 70Kg di CO2. Vendite importanti anche per eBike, le bici a pedalata assistita, che conta 51.405 pezzi (+12%) rispetto alle 46.000 del 2012.
Corrado Capelli, presidente di Confindustria ANCMA, l’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e accessori, ha dichiarato: "Si risparmia in consumo di carburante ed emissioni, si guadagna in salute e velocità di trasferimento nelle città congestionate dal traffico. Inoltre, chi decide di pedalare contiene i costi di gestione. Continueremo nella promozione e nella tutela dell’intero comparto e delle numerose attività attraverso le quali si pongano le basi del fare cultura delle due ruote". Capelli ha chiesto dei segnali e dei provvedimenti al nuovo Governo che puntino a rendere l’Italia un Paese in linea con gli standard europee e ha dimostrato che un euro investito in ciclabilità ne restituisce 4/5 alla collettività intera. Anche Cristiano De Rosa, presidente del Gruppo Bici di ANCMA, ha voluto dire la sua su questa indagine e si è augurato che le amministrazioni locali possano adottare politiche concrete per rendere ciclabili le nostre città e adeguare le infrastrutture nelle zone extraurbane.
