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“Mi spezzi il cuore”, la campagna Fiat contro le vetture straniere degli impiegati

La campagna della casa automobilistica per incentivare l’acquisto delle proprie vetture è già nell’occhio del ciclone.
A cura di Vito Lamorte
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"Vederti con un'altra ci ha spezzato il cuore… Ma nonostante ciò continuiamo a pensare a te". Questo è il messaggio scritto sui teli che erano appoggiati su molte automobili parcheggiate nell'area riservata ai dipendenti della Fiat Mirafiori. All'inizio si era pensato ad uno scherzo, ma non è proprio così: per Fiat Group Automobiles si è trattato di "un'azione sui dipendenti che possiedono automobili di una marca concorrente, una campagna di marketing non convenzionale per stimolarli ad acquistare delle auto nuove del gruppo tramite un'esclusiva promozione". Si tratta di una strategia di marketing che è stata definita come una sorta di "Operazione fedeltà" ed è stata accompagnata dall'intervento di due attori che invitavano gli "infedeli" ad acquistare automobili Fiat con una tariffa scontata del 26% su una nuova vettura del gruppo.

Questa campagna di "parking marketing", così definita dal gruppo, è stata voluta per provare ad incentivare l'acquisto delle proprie vetture. Come sempre non potevano non scatenarsi polemiche e accuse di violazione della privacy, con i sindacati che hanno definito "Inaccettabile" il gesto. Dopo Mirafiori si attende la replica a Pomigliano. Quello che sta succedendo fa solo parte del ciclo di vita dell'azienda dato che già alla fine degli anni Novanta chi andava al Lingotto con un'altra macchina veniva gentilmente invitato a parcheggiarla fuori e a entrare a piedi.

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