Mick Schumacher sconfitto nell’MRF Challenge, il titolo va all’altro figlio d’arte Newey
Figli d'arte crescono e regalano spettacolo: all'MRF Challenge, trofeo riservato ai giovani piloti che si disputa con vetture da Formula 3 in quattro round, a darsi battaglia sono stati Newey e Schumacher. Due cognomi capaci di infiammare gli appassionati di Formula 1; non si tratta però di Adrian, progettista visionario della Red Bull, e di Michael, sette volte campione del mondo, ma dei loro figli, rispettivamente Harrison e Mick.
La prima manche sul circuito di Chennai, in India, ha visto i due contendersi la vittoria finale: a spuntarla è stato Newey che ha capitalizzato al massimo la pole position fatta registrare venerdì andando a prendersi il quinto successo stagionale e costringendo il tedesco ad accontentarsi della seconda piazza. In Gara 2, invece, c'è stato il riscatto di Joey Mwason, il grande favorito della vigilia che ha ha preso subito la testa della corsa beffando Dan Ticktum, terzo all’arrivo, che è scattato dalla pole. Secondo Ralf Aron mentre Schumacher non è andato oltre il settimo posto.
Harrison Newey conquista l'MRF Challenge
La sfida, quindi, si è decisa nei due round rimanenti: decisivo è stato il passo falso in Gara 3 dove il figlio del sette volte campione del mondo è stato costretto al ritiro mentre Newey portava ancora a casa una vittoria, stesso risultato ottenuto anche in Gara4 per sancire un weekend da incorniciare: a poco serve il secondo posto ottenuto dal tedesco che deve abbandonare il sogno di conquistare l'MRF Challenge. Ad aggiudicarsi il campionato, quindi, è proprio Harrison Newey che, grazie al giro veloce ottenuto nell'ultima manche, eguaglia i punti di Joey Mawson e si porta a casa il trofeo sfruttando il maggior numero di vittorie ottenute rispetto al rivale. Il sogno di Newey, così come per Schumacher, è la Formula 1 e visti i risultati in pista è probabile che entrambi possano ritrovarsi un giorno a duellare nella massima competizione del motorsport: nel frattempo il primo round è andato al figlio del progettista della Red Bull, ma per la rivincita il giovane Schumacher potrebbe non dover attendere molto.
