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Milano-Laghi, la prima autostrada del mondo compie 93 anni

Realizzata grazie a un’idea dell’ingegner Piero Puricelli, venne inaugurata dal Re Vittorio Emanuele III a bordo di una Lancia Trikappa. L’autostrada, all’epoca, aveva un’orario limitato e per il pedaggio delle auto si pagavano dalle 12 alle 20 lire.
A cura di Matteo Vana
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Un tratto della Milano-Laghi
Un tratto della Milano-Laghi

Le autostrade, oggi, sono ormai considerate una cosa normale; impossibile immaginare di fare un viaggio in auto senza utilizzarle anche solo per un breve tratto. Sono in pochi, però, a sapere che agli inizi del ‘900 fu proprio l'Italia ad inaugurare la prima autostrada al mondo, la Milano-Laghi. All'epoca in Germania esistevano già strade a scorrimento veloce riservate ai veicoli a motore, ma fu proprio quello lombardo il primo tratto di strada a pagamento.

Per i veicoli a 4 ruote erano richieste dalle 12 alle 20 lire

Ad inaugurarla, il 21 settembre 1924, fu il Re Vittorio Emanuele III a bordo di una Lancia Trikappa anche se l'idea e la realizzazione sono merito di un'iniziativa privata dell'ingegner Piero Puricelli, conte di Lomnago, che con grande lungimiranza aveva fondato nel 1921 la Società Anonima Autostrade avviando la richiesta delle autorizzazioni per fare riconoscere la pubblica utilità ad alcuni suoi progetti e poterne avviare così la realizzazione. Un'idea rivoluzionaria che diede il via alla modernizzazione e spianò al concetto di viabilità così come lo conosciamo oggi. La strada riservata ai soli mezzi a motore era larga dagli 11 ai 14 metri, con pavimentazione costituita da lastre di calcestruzzo spesse da 18 a 20 cm, con due caratteristiche che servirono poi ispirare le tante autostrade che seguirono nel mondo: raggio delle curve non inferiore a 400 metri e pendenza massima del 3%.

Il primo tratto, che univa la zona di Lainate a Gallarate  – quella che oggi è l'A8 – era a una sola corsia ma con caselli di ingresso e uscita ogni 5 km circa. Per il secondo tratto, invece, bisognerà attendere il 28 giugno 1925 mentre nello stesso anno venne aperto anche il prolungamento che da Gallarate arrivava fino a Sesto Calende. La sua costruzione richiese uno sforzo notevole con 4.000 operai al lavoro ogni giorno e oltre 2 milioni di metri cubi di terra. Un'autostrada molto diversa da come è oggi tanto è vero che in origine aveva un orario di apertura limitato, con una chiusura dall'una di notte alle sei del mattino, e il pagamento del pedaggioda 12 a 20 lire per i mezzi a 4 ruote e 9 lire per le moto – avveniva alle aree di sosta e rifornimento create in corrispondenza dei caselli.

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