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Montecarlo ‘84, la prima vittoria “scippata” a Senna

All’esordio sul circuito cittadino del Gran Premio del Principato Monaco Ayrton dopo una grande rimonta sotto la pioggia viene penalizzato dalla bandiera a scacchi anticipata proprio quando sta per prendere il comando della gara.
A cura di Michele Mazzeo
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Senna Monaco 84

Ayrton Senna è ancora oggi il pilota più vincente sul circuito di Montecarlo, grazie alle sue sei vittorie il brasiliano ha infatti superato Graham Hill in questa speciale classifica affermando la propria superiorità nel Gran Premio monegasco. Ma, in realtà le sue vittorie nel Principato sarebbero potute essere sette, perché nel 1984, nella gara che rivelò il grande talento di Ayrton al mondo, subì un vero e proprio “scippo”.

L’esordio del promettente Senna

Sul palcoscenico della Formula 1 fa il suo esordio un giovane pilota brasiliano che si era fatto notare nelle categorie minori, il suo nome è Ayrton Senna e a dare questa chance al ragazzo di San Paolo fu la scuderia inglese Toleman-Hart. Dopo un inizio con prestazioni altalenanti, il 3 giugno, si presenta per la prima volta al via del GP di Monaco, sesto appuntamento del Mondiale, dopo aver conquistato il 13° posto nelle qualifiche del sabato.  Dalla pole parte invece Alain Prost, al volante della McLaren- TAG Porsche, che precede nell’ordine la Lotus di Mansell e le Ferrari di Arnoux e Alboreto.

La pioggia protagonista nel Principato

Dopo una partenza rimandata di 45 minuti a causa della pista troppo bagnata viene dato il via con Prost che riesce a tenere dietro Mansell e cerca di allungare sul britannico mentre Senna comincia a recuperare posizioni e si porta in scia alla Williams di Keke Rosberg che occupa la sesta piazza. Il brasiliano rischia grosso alla chicane del Porto, ma riesce a tenere in pista la sua Toleman e a proseguire la gara.

Senna pioggia 1984

L’incredibile rimonta della Toleman

Al nono giro Mansell riesce a sorpassare Prost, quando quest’ultimo commette un grave errore: non si accorge che i commissari sono in pista per spostare un’auto ferma in mezzo alla pista e colpisce involontariamente uno di loro, che fortunatamente se la cava senza conseguenze. Ma dopo 7 giri l’inglese urta col posteriore della sua Lotus contro le barriere ed è costretto al ritiro, lasciando strada libera ad Alain Prost. La pioggia intanto aumenta d’intensità, ma il giovane Ayrton Senna sembra trovarsi sempre più a suo agio, tanto da sorpassare prima Rosberg e poi Arnoux lanciandosi alla ricorsa della McLaren di Niki Lauda che riuscirà a superare al diciannovesimo passaggio sul rettilineo del traguardo prendendosi la seconda posizione e mettendosi alla caccia del leader della gara che però ha un vantaggio consistente.

Senna sulla pioggia Monaco 84

Lo “scippo” di Prost

Il brasiliano, sull’asfalto bagnato del Principato, non si dà per vinto e guida in maniera magistrale recuperando moltissimi secondi (circa 3 secondi a giro) sulla McLaren di Prost. La pioggia aumenta d’intensità e Prost guida con circospezione e quando passa sotto il traguardo alza il braccio per chiedere la sospensione della gara. Ma la corsa prosegue e Senna arriva a due secondi da Prost lasciando presagire un facile sorpasso tra uno o due giri. Ma ecco il colpo di scena che spegne i sogni di gloria del ragazzo di San Paolo: al trentaduesimo passaggio viene esposta la bandiera rossa seguita dalla bandiera a scacchi che pone così fine alla gara. Vince il francese davanti a un Ayrton Senna che, alla sua sesta gara in Formula 1, porta incredibilmente sul podio la Toleman. Terzo sarà Bellof, davanti ad Arnoux, Rosberg e De Angelis.

Prost vittoria Monaco 1984

Il mondo scopre Ayrton Senna

Il mondo dunque scopre il talento di quel ragazzo brasiliano che sarà poi uno dei principali protagonisti del Circus nei dieci anni a seguire, ma che quel giorno avrebbe potuto ottenere la prima vittoria in carriera con la Toleman (non proprio una delle più competitive scuderie del parterre), e che invece dovrà attendere l’anno dopo, una volta passato alla Lotus, per conquistare il primo successo “tra i grandi” e la prima affermazione a Montecarlo, in quello che diventerà il suo regno.

Senna 1984
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