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Montezemolo e l’ipotesi di presidenza della nuova Alitalia

Il Presidente avrebbe agito da “facilitatore” dell’accordo per conto di Etihad, la compagnia anche sponsor della Ferrari in F1.
A cura di Valeria Aiello
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Nel giorno delle nozze tra Alitalia ed Etihad che dovrà passare al vaglio dell’Ue per essere poi perfezionata in autunno, oltre alla soddisfazione di Gabriele del Torchio per l’accordo con la compagnia emirantina che metterà sul tavolo un investimento di 1,758 miliardi di euro per ristrutturare la compagnia italiana, le ipotesi per la presidenza rilanciano il nome di Luca Cordero di Montezemolo come amministratore delegato del gruppo. Una tesi di cui Gianni Dragoni del Sole 24 Ore non fa mistero: “Nuova compagnia, nuova livrea per gli aerei, e nuovo vertice per l’Alitalia targata Etihad. È già deciso che Etihad e i maggiori azionisti italiani nomineranno un nuovo vertice per la compagnia”.

Montezemolo, uomo chiave della trattativa

“Il candidato forte alla presidenza è Luca Cordero di Montezemolo, gradito ad Abu Dhabi, il socio forte della nuova Alitalia. Il presidente della nuova Alitalia non sarà più Roberto Colaninno, l’imprenditore con stretti rapporti nel Pd (fin dalla scalata a debito a Telecom Italia nel 1999, benedetta dall’allora premier Massimo D’Alema) che nell’estate 2008 ha guidato i Capitani coraggiosi chiamati da Silvio Berlusconi nell’avventura Cai. Fino a tutto il 2013 l’Alitalia privata ha perso oltre un miliardo e mezzo di euro, in media più di 25 milioni al mese. Più della vecchia Alitalia pubblica che in 20 anni aveva bruciato in media poco più di 20 milioni al mese” scrive Dragoni. Montezemolo che ha smentito di essere candidato alla presidenza, secondo il Sole 24 Ore avrebbe ammesso di aver ricevuto pressioni perché diventasse il presidente della nuova Alitalia, agendo da booster per l’accordo per conto degli emirantini, sponsor della Ferrari in Formula 1. Per Montezemolo che compirà 61 anni il 31 agosto, la presidenza del gruppo potrebbe essere una valida alternativa all’uscita dal cda della nuova FCA. Un ruolo di peso nel futuro cda lo avrà James Hogan, ceo della compagnia degli Emirati Hogan, che potrebbe assumere la carica di vicepresidente del gruppo come già accaduto nel cda di Air Berlin di cui Etihad possiede il 29% del capitale.

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