Montezemolo: “Ferrari, se non si è sicuri di vincere bisognerebbe evitare proclami”
Quando si parla di Luca Cordero di Montezemolo è impossibile non associarlo alla Ferrari: con lui, infatti, il Cavallino ha conosciuto uno dei periodi di maggiore splendore, prima nel trienno '75-'77 con Niki Lauda a laurearsi campione due volte e portando tre campionati costruttori alla Rossa, poi nell'era Schumacher quando riporta il titolo a Maranello dopo 21 anni di digiuno inaugurando l'egemonia del tedesco.
Frecciata alla Rossa
Una storia d'amore senza precedenti quella tra Montezemolo e la Ferrari. L'ex presidente della Rossa aveva promesso di non parlare della scuderia italiana, ma il richiamo è stato troppo forte e, ai microfoni dell'emittente tedesca RTL si è lasciato sfuggire qualche frecciata all'attuale dirigenza:
L'anno scorso è stato gestito ragionevolmente bene dalla scuderia, una macchina progettata da noi nel 2014 per il 2015, ma se non si è certi di poter puntare a vincere bisognerebbe evitare proclami. In Formula 1 – ha dichiarato – è indispensabile l'umiltà di capire che non si può vincere dall'oggi al domani, bisogna essere pazienti e bisogna avere fiducia nel personale, essere convinti delle loro qualità e metterli nelle condizioni di poter dare tutto.
Una stagione deludente quella del Cavallino, nel calderone delle polemiche ci è finito anche Sebastian Vettel. Il tedesco non è riuscito a ripetere i risultati dell'anno scorso e molti si sono scagliati contro di lui. Il suo contratto scadrà nel 2017, ma per l'ex presidente della Ferrari il futuro della Rossa deve passare obbligatoriamente da lui.
Dal primo momento si vedeva che aveva nel cuore la Ferrari. Oggi è importante avere un pilota positivo come lui nei momenti difficili.
