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Morbidelli fa il Sic e il solito Vale. L’Italia torna leader delle due classi dopo 9 anni

Dopo Austin di nuovo due italiani contemporaneamente in testa alle classifiche iridate di MotoGP e classe di mezzo. L’ultima volta fu nel 2008 quando Rossi e Simoncelli comandavano nella classe regina e in 250cc. Ciò fa ben sperare il Bel Paese perché allora entrambi i piloti vinsero poi il titolo iridato.
A cura di Michele Mazzeo
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Dopo tre gare di Motomondiale due italiani guidano le classifiche iridate delle due principali classi del Motomondiale. Valentino Rossi, grazie il terzo posto in Qatar e le due seconde posizioni in Argentina e Stati Uniti comanda infatti la graduatoria della MotoGP con 56 punti con sei lunghezze di distanza sul compagno di squadra alla Yamaha, Maverick Vinales. Ancora meglio del Dottore in questo inizio di stagione ha fatto un altro centauro del Bel Paese, quel Franco Morbidelli, dominatore della Moto2, vincitore a Losail, Termas de Rio Hondo e Austin, e di conseguenza leader indiscusso della classifica piloti della classe di mezzo a punteggio pieno davanti allo svizzero Thomas Lüthi con un vantaggio di 19 punti.

Dal Sic al Morbido con la costante Rossi

Un binomio tutto italiano che fan ben sperare i tifosi, gli appassionati e gli addetti ai lavori “made in Italy” e che riporta alla mente, con le dovute differenze, la storica stagione 2008 piena di grandi soddisfazioni per tutto il movimento motociclistico dello Stivale. Vale a dire l’ultima volta in cui i titoli delle due maggiori classi del Motomondiale, allora MotoGP e 250cc, furono conquistati da due piloti italici: il “solito” Valentino nella classe regina e l’allora 21enne Marco Simoncelli (al suo primo e unico iride nella sua purtroppo breve carriera).

Rossi & Morbidelli: partenza migliore dell’ultima coppia italiana iridata

In quel caso l’inizio di stagione di entrambi i centauri del Bel Paese fu decisamente peggiore rispetto a quello della coppia Rossi-Morbidelli in questo campionato mondiale 2017. Infatti, nove anni fa, nelle prime tre prove (allora Qatar, Spagna e Portogallo) il Dottore sempre in Yamaha centrò un quinto, un secondo e un terzo posto, mentre nella classe del quarto di litro il Sic in Gilera aveva ottenuto solamente una seconda posizione (ad Estoril alle spalle di Bautista) non essendo riuscito a concludere le prime due gare, nelle quali, sia a Losail che a Jerez, fu costretto al ritiro. Quindi entrambi ben lontani da quanto fatto dallo stesso Valentino e da Franco Morbidelli, che sta riscrivendo i record della Moto2, nella stagione appena cominciata.

Italiani al comando dopo nove anni

Da quella fantastica stagione per i colori azzurri mai più due piloti italiani sono stati contemporaneamente in testa alle classifiche delle due principali classi del Motomondiale prima di oggi. Il che fa ben sperare l’intero movimento motociclistico dello Stivale che sta recuperando terreno nei confronti della scuola spagnola che in questi ultimi anni l’ha fatta da padrone. Ci si augura dunque che sia la volta buona per riportare nella Penisola almeno un titolo iridato, un alloro che manca dall’Italia dal 2009, quando proprio il Dottore si laureò per la nona volta campione del mondo, chiudendo in testa nella graduatoria finale della MotoGP.

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