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Motociclismo in lutto, Santiago Villa morto per arresto cardiaco

Il 40enne pilota colombiano è deceduto nella sua residenza di Bogotá ieri pomeriggio. Da tempo soffriva di problemi di salute legati ai postumi dei tanti incidenti subiti in carriera.
A cura di Valeria Aiello
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Santiago Villa nel 2011 / Facebook
Santiago Villa nel 2011 / Facebook

Santiago Villa, ex pilota colombiano con trascorsi nell’AMA Pro Road Racing, è scomparso nel pomeriggio di ieri all’età di 40 anni. Secondo i primi rapporti del sito ElTiempo.com, Villa è stato stroncato da un arresto cardiaco mentre si trovava nella sua residenza di Bogotà, in Colombia. Villa soffriva di problemi di salute ed era sotto costante controllo medico. Nei giorni scorsi aveva lasciato una clinica di Bogotá dove era stato sottoposto al controllo del dolore a causa per i postumi dei diversi incidenti patiti durante la carriera.

Il tempo passa e ogni giorno una persona capisce che cosa è veramente importante nella vita, oggi sono in uno delle quattro peggiori sfide della mia vita… Sto combattendo contro le mie paure, contro la mia dipendenza da oppioidi dopo il mio incidente di 2012 Oggi qui in clinica, voglio che sappiate che non c'è droga che valga la pena, non ci sono farmaci oppiacei che ti diano pace, tutto questo frigge il cervello….. e questo è quello unico insostituibile, incoraggio a coloro che si trovano nella mia condizione e chi no, non cadeteci, vi finisce la vita” scriveva Villa sul suo suo profilo Facebook il 9 febbraio scorso.

Durante la sua carriera, Santiago Villa ha riportato diversi gravi incidenti, il più pericoloso nel 2007, durante le qualifiche AMA Superstock Auto Club Speedway, in cui si era procurato la frattura di otto costole, lesioni polmonare e la frattura del polso. Nel giro di alcune settimane Villa era tornato in sella, trionfando nelle gare della CCS Florida ma solo alcune settimane più tardi, il pilota colombiano subì ustioni di secondo e terzo grado sul oltre il 30% del corpo a causa di un terribile incendio divampato durante un rifornimento dell’ASRA Team Challenge al Daytona International Speedway. Appena 10 giorni dopo il ricovero di cinque settimane in ospedale, Villa partecipò alle 11 gare finali del CCS Florida, vincendo il campionato. Nel 2010, invece, corse con la clavicola fratturata da appena 10 giorni, vincendo tre delle quattro gare del CCS al Daytona International Speedway, diventando il primo pilota a vincere i tre campionati regionali CCS, Southeast, Mid-Atlantic and Florida, nella stessa stagione. Nel 2010 vinse anche il CCS Heavyweight Supersport and Heavyweight Superbike National Championships in 2010. Riconfermatosi campione nel 2011 nel CCS Southeast e nel Florida Regional Championships nonostante una frattura alla spalla sinistra e alla clavicola a metà stagione, nel 2011 vince anche il CCS GTO and Unlimited Supersport National Championships. Secondo nel 2011 all’American Supersport Championship in Colombia, il giorno dopo aver subito un altro grave incidente in cui rimediò la lussazione di una scapola, la frattura di due costole e una commozione celebrale. Nel 2012 un altro incidente, a causa di una chiazza d’olio mentre guidava a Bogotà, in cui riportò la frattura del bacino, del piede e polso sinistro, ma dopo appena un mese, era ritornato in sella in occasione della gara di apertura del CCS Florida. Purtroppo, una caduta in gara lo costrinse a uno stop di sei mesi per la brutta frattura al femore sinistro e ulteriori ripercussioni al bacino già fratturato. Un anno più tardi, nel 2013, vinse tre gare del CCS Roebling Road Raceway, appena un giorno prima di un nuovo incidente, in cui si procurò una commozione cerebrale e fratture al polso destro, omero di sinistra, mano destra, piede sinistro, otto costole e vertebra C6. Villa non recuperò mai completamente la forma fisica dagli infortuni del 2012 e 2013.

La sua ultima partecipazione a una gara risale al febbraio 2014, quando vinse un round del Superbike Ultralight CCS in sella a una Suzuki SV650 all’Homestead-Miami Speedway. Villa fu pioniere dell’espansione del motociclismo in Colombia, ben prima degli esordi dello specialista del Mondiale SuperSport, Martín Cárdenas e del pilota della MotoGP, Yonny Hernandez che, tra l’altro, sostituì in classe Moto2 nel 2011. Nato a Bogotà il 25 settembre nel 1975, nel suo palmares durante le sette stagioni in Ama Pro Racing anche il terzo posto finale nel campionato nazionale AMA Pro Moto-GT al fianco di Rodolfo Ramirez e un nono posto finale nella 200 miglia di Daytona nel 2011 con il Team M4 su Suzuki GSX-R600.

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