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Motocross delle Nazioni da record al Maggiora Park. Già annunciata l’edizione 2021

Record di affluenze sul tracciato novarese. Battuta la storica edizione del 1986. La perfetta macchina organizzativa non si ferma ed il Motocross delle Nazioni tornerà sulla pista del Maggiora Park tra 5 anni.
A cura di Fabrizio Carrubba
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La passione non ha limiti, sia per il pubblico, che ha letteralmente invaso questo angolo di colline novaresi, sia per chi ha creduto fortemente in questo sogno: quello di rilanciare un tracciato storico come quello del Mottaccio del Balmone, a Maggiora, in provincia di Novara. I sogni si realizzano ed hanno un valore aggiunto in questo periodo in cui c’è bisogno di coraggio e di idee nuove per uscire allo scoperto in una realtà così difficile come può essere un investimento nel mondo dello sport.

Edizione da record per il Nazioni 2016

Una macchina organizzativa perfetta, che ha chiamato a raccolta il pubblico delle grandi occasioni. Per fare un esempio concreto, Maggiora per il cross è come il Mugello o Misano per la MotoGP. Ma qua non ci sono i grandi personaggi mediatici a richiamare le folle. C’è la passione, quella vera dei tanti che hanno assiepato ogni centimetro quadrato di superficie delle colline attorno al rinnovato Maggiora Park. Gli italiani a tifare Cairoli, Bernardini e Cervellin, con Cairoli che seppure vanta 8 titoli iridati non ha certo la riconoscenza dei media di Valentino Rossi & C. E poi gli idoli stranieri, con il loro pubblico multicolore che è arrivato come una invasione di festa ad amalgamarsi in questo magnifico contesto.

Maggiora Park guarda al futuro: il Nazioni tornerà nel 2021

Un successo senza precedenti, che ha saputo superare l’edizione 1986, quella che aveva aperto di fatto le porte al motocross moderno. All’epoca vinsero gli Stati Uniti. Oggi vince la Francia, ma non ci si ferma qui. Nel 2021 ci sarà la possibilità, per chi ha perso questo grande evento, di tornare al Maggiora Park per una nuova edizione del Nazioni. La pista è stata ampliata ed è divenuta il cuore pulsante di un complesso polivalente che è punto di riferimento per la pratica fuoristrada a livello internazionale. Maggiora Park aveva già siglato con YouthStream nel 2012 un accordo decennale per portare il Motocross Mondiale nel tempio del fuoristrada ed ha dimostrato l’impegno per migliorare una struttura già al top per servizi ed impianti. Non solo motocross, ma anche Mountain Bike ed una seria attenzione al tema della sostenibilità ambientale. Al Maggiora Park esiste un’apposita area dedicata all’uso di moto da fuoristrada elettriche, in collaborazione con KTM, e poi la Box Town, centro polifunzionale ricavato da container riciclati. E per finire la possibilità di usufruire della Maggiora Academy, con corsi tenuti da istruttori federali di Mountain Bike e moto.

Un progetto ed un’idea giovane

Il successo di questa edizione del Motocross delle Nazioni è stato possibile grazie alla macchina organizzativa messa in piedi proprio dalla staff del Maggiora Park, che ha preso vita grazie al progetto di due giovani imprenditori, Paolo Schneider e Stefano Avandero, che hanno creduto nel sogno di riportare all’antico splendore un tracciato ricco di storia come quello del Mottaccio del Balmone, senza stravolgerne i punti chiave, ma arricchendolo e rendendolo più moderno. Il ritorno nel calendario Mondiale, grazie all’accordo con YouthStream, ed il coronamento del sogno di riportare il Nazioni 30 anni dopo la storica edizione del 1986.

Paolo Schneider:Ringrazio tutti quelli che hanno reso possibile tutto questo perché per noi l’organizzazione del Motocross delle Nazioni rappresentava qualcosa di davvero importante, un sogno, un traguardo. La nostra è davvero una bella storia da raccontare, due giovani che avviano un progetto legato allo sport e all’organizzazione di grandi eventi, rilanciando in chiave moderna uno dei circuiti più importanti e mitici al mondo, circondato da un piccolo paese di 2000 abitanti dove la maggior parte delle persone sono coinvolte in un modo o nell’altro nella vita del Maggiora Park. Per questo dobbiamo ringraziare molto il Sindaco di Maggiora con il quale abbiamo creato un buon esempio di collaborazione tra azienda privata e istituzioni, in uno schema che va a beneficio di entrambe le parti in maniera molto naturale. L’MXoN è un grandissimo evento, lo è già ogni anno grazie al lavoro di Giuseppe Luongo e di Youthstream che sono riusciti a portare questa manifestazione ad un livello altissimo di attenzione”.

Stefano Avandero:Prima di iniziare vorrei fare dei ringraziamenti particolari perché per me è oggi è un giorno molto importante, di forte emozione e anche di soddisfazione. Ringrazio tutti i partner, Paolo il mio socio ed amico e la famiglia che mi dato la possibilità di inseguire un sogno e che mi ha sempre sostenuto. Ma soprattutto tengo a ringraziare Giuseppe Luongo in quanto ha creduto in due giovani appassionati e forse spregiudicati che, nel 2012 si sono presentati da lui con l’ambizioso obiettivo di riportare a Maggiora il mitico MXoN. L’edizione del 1986 è stata incredibile ed è riconosciuta come una delle migliori gare di sempre, io non c’ero ad organizzarla e dopo 30 anni è un orgoglio. Per realizzare questo sogno ci siamo spinti creare una società e abbiamo intrapreso questo percorso con tanta passione, per cui spero che lasceremo un segno indelebile nella storia di questo sport come lo ha lasciato l’edizione del 1986. Mi auguro che faremo bene quanto fece Giuseppe e l’organizzazione dell’epoca”.

Per rendersi conto di quanto sia importante il Motocross delle Nazioni ecco qualche numero. Al cancelletto di partenza si sono schierate 38 nazioni in squadre da tre piloti. Il tetto dei 50.000 spettatori è stato abbattuto nell’arco del week-end. 1.000 persone sono state impiegate tra Staffe Management di Maggiora, addetti alla gestione del circuito, Forze dell’Ordine, Protezione Civile e Vigili del Fuoco. 200 gli addetti al cibo e alle bevande. 700 i volontari per accogliere i 50.000 spettatori, con 200.000 mq di parcheggi e zone dedicate agli oltre 2.000 camper.

E poi la rilevanza mediatica, con un impatto a livello mondiale. 250 giornalisti accreditati, 180 nazioni raggiunte dalla copertura televisiva, 64 dei quali hanno goduto della diretta LIVE. Senza contare il flusso di notizie ed immagini riversate sui social network.

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