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MotoGP 2014, tutto sui piloti e i team

Dalle Factory alle nuove Open fino all’eventualità della Factory 2: le novità regolamentari e quelle tecniche alla vigilia della prima tappa in calendario.
A cura di v.a.
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Manca davvero pochissimo al primo appuntamento della Motomondiale e i team MotoGP si preparano alla prima tappa del calendario 2014, questo weekend sul circuito di Losail, in Qatar. E con le nuove regole della vigilia per limitare la rivoluzione Open attraverso alcune penalizzazioni cui sarebbero destinate le Open se “troppo vincenti”: riduzione del numero di motori disponibili a stagione e della capienza del serbatoio.

Tante anche le novità tecniche che vedremo in pista, a partire dalle nuove Bridgestone in versione 2014 che avranno una copertura posteriore più rigida per la nuova struttura termoresistente introdotta all’interno della gomma. Una soluzione che ha mostrato alcune criticità durante i test e su cui Jorge Lorenzo ha per primo puntato il dito, a causa delle perdite di aderenza a centro curva e le improvvise derapate in accelerazione. Aspetti che comunque non dovrebbero essere un problema sui primi circuiti in calendario – Qatar, Texas, Argentina – e che si direbbero addirittura risolti a Le Mans, la prima pista dove la rigidità dello pneumatico potrebbe dare qualche problema ai piloti, con l’introduzione di una gomma speciale.

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Movistar Yamaha MotoGP – Tra Jorge Lorenzo (#99) e Valentino Rossi (#46), quelli messi in pista dai due piloti sono un totale di 13 titoli mondiali, quattro per il majorquino e nove per il pesarese conquistati in tutte le classi, di cui due (2010 e 2012) per Lorenzo e quattro (2004, 2005, 2008 e 2009) per Rossi, centrati in sella alla moto della Casa di Iwata. Complessivamente la Yamaha, con i suoi due alfieri, ha portato a casa tre titoli costruttori, dal 2008 al 2010, dei quattro vinti dalla nascita della nuova MotoGP. Un numero che andrebbe arrotondato in questa stagione, dopo un digiuno lungo 3 anni, per non perdere troppa strada dalla rivale Honda, che in MotoGP ha collezionato 7 titoli mondiali.

Repsol Honda Team – Il Campione del mondo, Marc Marquez (#93), e il suo compagno di team Dani Pedrosa (#26) hanno tutto il supporto tecnico e motivazionale della Honda per confermare nuovamente il titolo costruttori. Un risultato che significherebbe avere il doppio del numero di vittorie della Yamaha dalla nascita della classe MotoGP, ben quattro consecutive. Nonostante l’ infortunio in allenamento, Marc Marquez sarà al via in Qatar con soli tre giorni di lavoro alle spalle (quelli di Sepang 1), l’HRC non si è mostrata particolarmente preoccupata, in considerazione che la frattura rimediata dal catalano non è grave e che se “doveva succedere”, allora è stato “meglio” che sia successo in inverno e non durante il campionato. Parola di Livio Suppo.

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Ducati Team – All’inizio di febbraio, nei test di Sepang 1, Andrea Dovizioso (#04) e Cal Crutchlow (#35) chiudevano con un ritardo di 8 decimi da Marc Marquez. A fine febbraio, Sepang 2, Andrea Dovizioso e la D16 avevano raggiunto il ritmo di Valentino Rossi e Dani Pedrosa, chiudendo ad appena 68 millesimi dai due piloti. A inizio marzo, a Phillip Island, il binomio italiano ha accorciato ulteriormente le distanze, ottenendo lo stesso tempo di Pedrosa e portandosi davanti al Dottore. La Casa di Borgo Panigale ha annullato il gap nei confronti delle factory delle rivali giapponesi utilizzando non solo il metodo Dall’Igna, ma anche ciò che è le ha concesso la configurazione Open, accelerando la rivoluzione regolamentare che dovrebbe imporre tale configurazione a tutti e anche in tempi molto brevi. E se da un lato si indica la Ducati come furba e spregiudicata nello scegliere una configurazione originariamente pensata per i team privati, dall’altro la stessa Ducati non ha rubato nulla a nessuno, sfruttando il nuovo regolamento e riuscendo a individuare rapidamente cosa andava salvato e cosa eliminato delle precedenti “gestioni”.

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Monster Yamaha Tech 3 – Il team satellite in configurazione Factory vedrà la conferma di Bradley Smith (#38) e, al debutto in classe regina, il Campione del Mondo Moto2, Pol Espargaro (#44) che dopo aver segnato tempi importanti nella tre giorni in Qatar con un marginedi soli 33 millesimi dal fratello Aleix (Yamaha Open, NGM Forward Racing), ha chiuso i test pre-stagionali con una caduta che gli è costata la frattura della clavicola sinistra. Il rookie della MotoGP, subito operato in Spagna dal Dott. Mir con l’inserimento di una placca per ridurre la frattura, ha già iniziato la riabilitazione e sarà regolarmente al via nella gara di apertura in Qatar.

GO&FUN Honda GresiniAlvaro Bautista (#19) e Scott Redding (#45) sono i due piloti dei team satellite di Fausto Gresini, in sella alle Honda in configurazione factory. Per lo spagnolo il 2014 sarà il terzo anno con il team Gresini, dopo aver centrato nel 2012 il quinto posto in classifica generale e la sesta piazza dello scorso anno, subito dopo le ufficiali Honda e Yamaha e la satellite di Cal Crutchlow. Situazione diversa per Scott Redding, quest’anno al debutto in MotoGP dopo tre anni in Moto2 chiusi con il quinto posto in classifica quale miglior risultato nella categoria intermedia.

LCR Honda MotoGP – Honda in configurazione factory per il team satellite di Lucio Cecchinello, al via nel 2014 con il Stefan Bradl (#6)che, rinnovata la collaborazione con il team LCR Honda anche 2014, affronta il terzo anno in MotoGP dopo il settimo posto in classifica generale dello scorso anno.

Pramac RacingAndrea Iannone (#29) e Yonny Hernandez (#68) saranno in Qatar sulla Ducati GP13 in configurazione Open, con centralina unica e software scritto da Magneti Marelli ma sviluppato dalla casa di Borgo Panigale per la Desmosedici. Il pilota di Vasto nei test in Qatar ha ritrovato il rimo, dopo aver chiuso lo scorso anno con un dodicesimo posto. Situazione diversa per Yonny Hernandez, quest’anno al via dalla prima gara del campionato dopo essere passato al team Pramac dal Gran premio d’Aragona dello scorso anno in sostituzione di Ben Spies.

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NGM Forward Racing – Grande rivelazione dei test è la Yamaha in configurazione Open del team NGM Forard Racing guidata da Aleix Espargaro (#41) che è riuscito a tenere il ritmo delle factory durante i test pre-stagionali, chiusi in Qatar con il miglior crono e il record della pista, oltre ad essere stato tra i più veloci anche nelle simulazioni di gara. Il suo compagno di team è il Colin Edwards (#5), il Texas Tornato che dalla FTR Kawasaki dello scorso anno con cui ha chiuso 14esimo passa alla nuova esperienza Open alla sua 11esima stagione in classe regina.

Avintia Racing – Accanto al confermato Hector Barbera (#8), il nuovo portacolori del team Avitinia Racing è Mike Di Meglio (#63), il campione francese al debutto in classe regina, iridato in 125 con la Derby e reduce da un infortunio che ha compromesso la sua presenza alle ultime sette gare del campionato dello scorso anno in Moto2, che ha chiuso con una amara 20esima piazza.

Drive M7 AsparNicky Hayden (#69) e Hiroshi Aoyama (#7) sono i due Campioni del team valenciano che, con title sponsor l’energy drink Drive, saranno in sella alla Honda Honda RCV 1000R in configurazione Open. Una soluzione che i due piloti hanno avuto modo di provare durante i test, e su cui Hayden ha espresso già alcune considerazioni in merito alla poca potenza, lasciando intravvedere un intervento risolutivo da parte della HRC.

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Cardion AB MotoracingKarel Abraham (#17) sarà il portacolori del team Cardion AB Motoracing motorizzato Honda in configurazione Open. Il pilota ceco al suo quarto anno in MotoGp è alle prese con un difficile recupero di una lesione alla spalla sinistra rimediata nelle prove libere del GP di Indianapolis dello scorso anno che ha compromesso la sua presenza negli ultimi cinque gran premi della passata stagione.

Paul Bird Motorsport – Dopo l’esordio dello scorso anno in MotoGP in sella alla PBM 01 con regolamento CRT per poi passare alla ART lasciata da Yonny Hernandez, Michael Laverty (#70) in Qatar sarà in sella alla PBM 01 motorizzata Aprilia e dividerà il box con Broc Parkes (#23), il pilota australiano delle derivate di serie al suo esordio in MotoGP.

Ioda Racing Project – Dopo qualche problema di sponsor, la nuova ART Aprilia debutta in Qatar con Danilo Petrucci (#9) e un nuovo team che arriverà al mondiale, dopo aver svolto solamente tre dei nove giorni di test a disposizione, con una moto completamente diversa da quella dello scorso anno, in particolar modo per quanto riguarda il telaio dotato di travi laterali di diverse sezioni per aumentare l’elasticità. E anche se nei primi tre giorni in Qatar, Petrucci ha girato poco, completando 19 giri al day 1, 34 al day 2 e 55 al day 3 con un miglior crono (1’58’’086) che lo pone in 17esima posizione, il ternano ha raccolto dati e chilometri che serviranno per gli aggiornamenti per la parte aerodinamica e del motore che potrebbe arrivare entro le prime gare dell’anno.

La line-up MotoGP Factory/Open 2014
#4 Andrea Dovizioso ITA Ducati Team (Desmosedici)
#5 Colin Edwards USA NGM Forward Racing (Forward Yamaha)
#6 Stefan Bradl GER LCR Honda MotoGP (RC213V)
#7 Hiroshi Aoyama JPN Drive M7 Aspar (RCV1000R)
#8 Hector Barbera ESP Avintia Racing (Avintia)
#9 Danilo Petrucci ITA IodaRacing Project (ART)
#17 Karel Abraham CZE Cardion AB Motoracing (RCV1000R)
#19 Alvaro Bautista ESP Go&Fun Honda Gresini (RC213V)
#23 Broc Parkes AUS Paul Bird Motorsport (PBM-ART)
#26 Dani Pedrosa ESP Repsol Honda Team (RC213V)
#29 Andrea Iannone ITA Pramac Racing (Desmosedici)
#35 Cal Crutchlow GBR Ducati Team (Desmosedici)
#38 Bradley Smith GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1)
#41 Aleix Espargaro ESP NGM Forward Racing (Forward Yamaha)
#44 Pol Espargaro ESP Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1)
#45 Scott Redding GBR Go&Fun Honda Gresini (RCV1000R)
#46 Valentino Rossi ITA Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1)
#62 Mike Di Meglio FRA Avintia Racing (Avintia)
#68 Yonny Hernandez COL Pramac Racing (Desmosedici)
#69 Nicky Hayden USA Drive M7 Aspar (RCV1000R)
#70 Michael Laverty GBR Paul Bird Motorsport (PBM-ART)
#93 Marc Marquez ESP Repsol Honda Team (RC213V)
#99 Jorge Lorenzo ESP Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1)

Blu = Factory (Control ECU hardware, software proprietario).
20 litri di carburante gara, 5 motori per la stagione con congelamento dello sviluppo.

Nero = Factory (con concessioni Open) – Control ECU hardware, software proprietario.
24 litri di carburante in gara, 12 motori a la stagione senza congelamento, uno pneumatico posteriore più morbido e test supplementari quali opportunità della categoria Open. Il carburante si ridurrebbe a 22 litri qualora la Ducati conseguisse una vittoria, due secondi posti o tre podi (i condizioni di asciutto) nel corso del 2014. Se Ducati ottenesse tre vittorie in questa stagione perderebbe anche lo pneumatico posteriore più morbido.

Rosso = Open – Control ECU hardware and software.
24 litri di carburante in gara, 12 motori per stagione senza congelamento, uno pneumatico posteriore più morbido e test supplementari rispetto all’opzione factory.

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