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MotoGP 2016, i numeri di Valentino Rossi

46, 9, 112, 61 ma anche un 93. Proprio quest’ultimo piace davvero poco al Dottore. Ma almeno fino alla prima gara del mondiale farà parte delle cifre che raccontano la carriera del pesarese.
A cura di Valeria Aiello
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Valentino Rossi / Getty
Valentino Rossi / Getty

Vent’anni fa, di questi tempi, Valentino Rossi era solo il figlio di papà Graziano, ex pilota del Motomondiale, e di mamma Stefania, geometra dell’ufficio tecnico del comune di Tavullia. Oggi invece basta dire “Vale” per parlare del pilota più famoso del mondo, l’unico che ha vinto il mondiale in quattro categorie diverse, quello che ha colto nove titoli iridati in carriera, il fenomeno che a 37 anni non è ancora stanco di mettersi in gioco, un maniaco della precisione, un tattico, un coraggioso, uno che da ragazzino è diventato uomo correndo in moto, cambiando la storia del motociclismo, entrando nelle case di tutti gli italiani. Prima di lui, per quelli che la domenica stanno in piedi sul divano, il sig. Rossi era un altro, il Pablito Re del Mundial spagnolo.

La vita del pilota da corsa parte da un numero, il 46, nato nel periodo in cui correva con le minimoto e che oggi racchiude tutta la carriera del Dottore.

46. Il numero di Valentino Rossi in gara

Adottato dal pesarese fin dal suo debutto in 125cc, era il numero usato da babbo Graziano nel Motomondiale. Da allora non lo ha mai lasciato. “Quando sono arrivato nel mondiale – scrive Rossi nella sua autobiografia ‘Pensa se non ci avessi provato’ – ho dovuto scegliere il numero. Ho scoperto che era anche il numero che aveva Graziano quando ha vinto il suo primo GP, con la Morbidelli 250, nel 1979. Proprio l’anno in cui sono nato io. Per questo ho deciso che il mio numero, per il mondiale, sarebbe stato il 46”.

9. I titoli mondiali

L’ultimo era arrivato nel 2009, a Sepang, con un terzo posto in gara sufficiente a garantirgli il matematicamente il mondiale contro Jorge Lorenzo. Quello della Gallina vecchia fa buon brodo che aveva regalato un altro uovo, il numero nove in carriera. (1 in 125 nel 1997; 1 in 250 nel 1999; 1 in 500 nel 2001; 6 in MotoGP (2002, 2003, 2004, 2005, 2008 e 2009)

112. Le vittorie in carriera

Secondo nell’albo d’oro del Motomondiale solo a Giacomo Agostini (123 vittorie) il pesarese ha colto 12 successi in 125, 14 in 250cc e 86 tra 500/MotoGP.

61. Le pole position in carriera

In vetta alla classifica assoluta per numero di pole position insieme a Jorge Lorenzo, precede Mick Doohan e Marc Marquez, entrambi a quota 58. (5 in 125, 21 in 250, 51 in 500/MotoGP)

93. I giri veloci in gara

Anche un 93 (il numero di gara di Marc Marquez) tra i numeri della carriera di Valentino Rossi, quello dei giri veloci in gara, secondo solo ad Agostini che mantiene la leadership con 177 race fastest laps.

373. Il record di punti in carriera

È il maggior punteggio mai totalizzato dal pesarese in una stagione del mondiale, quella del 2008, quando colse il mondiale in sella alla Yamaha in MotoGP con 9 vittorie, 5 secondi posti, 2 terzi posti per un totale di 16 piazzamenti a podio in 18 round disputati.

11. Il record di vittorie stagionali in carriera

Non solo in una stagione, ma in ben 4 nei 20 mondiali che ha corso fino ad oggi: prima nel 1997 in 125, poi nel 2001 in 500, quindi nel 2002 e 2005. In tutte e quattro le stagioni ha sempre centrato il titolo iridato.

6. Le vittorie dell’ultimo titolo iridato

Dal record personale di vittorie in una sola stagione al numero minimo di successi che furono sufficienti a conquistare il suo settimo titolo in MotoGP, nel 2009, solo sei.

993. I giorni del digiuno più lungo di vittorie

Con il trionfo di Assen, GP d’Olanda 2013, Rossi spezza la maledizione che lo teneva lontano dal gradino più alto del podio dai tempi del GP di Malesia del 2010. Quasi dopo 1000 giorni, 993 per la precisione, Rossi riassaporava il gusto della vittoria, in quella che era la stagione del suo ritorno in Yamaha dopo il difficile biennio in Ducati.

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