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MotoGp, a Jerez GP numero 3000. Rossi scherza: “Li ho corsi quasi tutti”

Cifra tonda sul circuito andaluso per il Motomondiale e il pesarese ci scherza su ma la caccia è alla vittoria numero 500 in Yamaha: “È grandioso tornare in Europa, qui inizia il campionato vero. Sono cresciuto qui con l’Aprilia, quando esci dalla curva 8 e vedi gli spalti pieni di gente, è una bellissima atmosfera”. Vinales: “Ad Austin abbiamo commesso un errore ma nei test di Le Mans mi sono sentito bene”. Marquez: “Bello essere di nuovo in lotta”. Auguri Lorenzo: “Dicono che i 30 sono i nuovi 20”.
A cura di Valeria Aiello
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Il secondo posto di Austin ha restituito a Valentino Rossi la leadership della classifica iridata, non accadeva dalla vigilia dell’avvelenata finale di Valencia 2015, quando arrivò con sette punti di vantaggio su Jorge Lorenzo. Il pesarese arriva a Jerez con un bottino di 56 punti e un vantaggio di sei punti sul compagno di squadra Maverick Vinales e 18 sul campione del mondo in carica Marc Marquez. Fine settimana speciale sul circuito andaluso per il traguardo delle 3000 gare tra tutte le classi del campionato del mondo di motociclismo. Foto di rito prima della conferenza stampa di apertura del Gp di Spagna. Presenti anche Giacomo Agostini e Angel Nieto ad onorare il traguardo del Motomondiale.

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3000 GP? Non tutti miei… o quasi – scherza Valentino Rossi che a Jerez ha colto nove vittorie, sei in MotoGP, l’ultima lo scorso anno. “È grandioso tornare in Europa, non voglio dire che qui inizia il campionato ma le piste con più storia sono qui, ci sono tanti appassionati, arrivare in vetta al campionato è grandioso. Lo scorso anno è stato un grande weekend e sempre un bellissimo tracciato per guidare la MotoGP”. Traguardo delle 500 vittorie per la Yamaha a Jerez? Sarà sicuramente molto dura perché è un numero molto importate per la Yamaha e per tutto il team, ci proveremo”. Test post gara lunedì? “È sempre difficile fare un test qui lunedì ma è importante perché porteremo qualcosa di nuovo e proveremo delle gomme diverse. Abbiamo fatto anche un test a Le Mans martedì scorso, e alla fine in questo è un periodo siamo spesso in sella alla moto ed è positivo, siamo in buona forma”. Otto vittorie per raggiungere Agostini: “È difficile, perché non sono molte ma negli ultimi anni non ho vinto molte gare in un anno solo. In ogni caso sono contento del mio numero di vittorie, spero di fare un buon weekend e cercare di fare una grande gara”.

Un rivale per la lotta all’ultima curva? Difficile da dire, qui l’ultima curva è un posto difficile per superare, è stretta e ci si arriva veloci, è a sinistra e come ho detto è molto stretta ma per qualche motivo è stata teatro di grandi battaglie in passato, da Doohan a Criville, io e Sete, Marc e Jorge, quindi è difficile dirlo. Tutti i piloti qui sono difficili da superare all’ultima curva ed è anche difficile arrivarci insieme, ma come detto lo scorso anno, il modo migliore è arrivarci con due o tre secondi di vantaggio che rende le cose più semplici”. Il segreto di nove vittorie ad Jerez? È un circuito che conosco molto bene perché sono cresciuto qui e quando ero molto giovane ho fatto molti test. Ora è cambiato un po’ e i più giovani si fanno più in Malesia ma quando ero giovane io Jerez era il centro dei test. È uno dei weekend più belli per me, le emozioni che provi all’uscita della curva 8, gli spalti pieni di gente, è una bellissima atmosfera”. La vetta del mondiale? “Sono felice ed è molto bello soprattutto perché nei test invernali ho avuto molti problemi, siamo solo alla quarta gara, sarà difficile mantenere questa posizione, mi godo il momento”. La data del mio primo GP “A Jerez, prima della prima gara, la prima è stata a Sharam, in Malesia, è stata la prima volta che ho guidato con dei veri piloti, nei test a febbraio a Jerez e fu scioccante perché tutti superavano interno e esterno, io ero veloce a Jerez ma lì capii il cambio di livello”. Domanda dai social per il Dottore: ‘Se potessi ritornare indietro nel tempo e incontrare te stesso nel 1996 sulla griglia, cosa diresti a te stesso?’ “Difficile dirlo, quando sei così giovane, innanzitutto, era una grande emozione per me perché era come un sogno, gli direi di stare calmo e di mantenere la tranquillità, perché a quell’età sei più nervoso, agitato, gli direi di prendersi il suo tempo”

Vinales: "Non sbaglio più"

Ad Austin potevamo lottare con Marquez ma abbiamo commesso un errore e sicuramente impareremo da questo . Dopo queste prime gare ho fatto esperienza e questo mi aiuterà. Il test di Le Mans mi ha lasciato buone sensazioni e cercheremo di sfruttare questa moto al 100% per portare a casa il massimo bottino di punti, perché sappiamo di arrivare su piste che si adattano molto alla nostra moto e dobbiamo fare il possibile per arrivare avanti. Jerez mi piace, lo scorso anno è stato difficile ma quest’anno la moto ha molta più aderenza e stiamo migliorando giorno dopo giorno, quindi dovremo trovare un buon assetto ed cercare di essere forti e intelligenti in gara per portare a casa il massimo bottino possibile”. Un rivale per la lotta all’ultima curva? “Non saprei, non ho mai provato una lotta all’ultima curva in MotoGP e sicuramente è meglio arrivarci da solo. Se sei davanti devi chiudere molto bene la curva, chiudere gli occhi e cercare di impedire a chi sta dietro di superare”. La caduta ad Austin? È stato un errore, fare zero punti. Io mi sono sempre sentito bene con le Michelin e anche nei test di Le Mans mi sono sentito bene. È stato sicuramente una delusione cadere, sarei potuto salire sul podio. Ma come detto la mia moto si è sempre comportata benissimo”. Domanda dai social per Vinales: ‘Quali piloti ospiti nel mio talk show?’ Certamente Cal, perché vorrei fare un bello show, poi Jack è un buon amico e forse Valentino, magari posso chiedergli qualche consiglio”.

Marquez: "Bello essere di nuovo in lotta"

Sicuramente ad Astin era il momento di ottenere un buon risultato perché le nostre prestazioni nelle prie gare erano state buone, ma per qualche motivo la domenica non eravamo riusciti a chiudere in una buona posizione. Finalmente a Austin il risultato è arrivato e siamo qui a Jerez, dove abbiamo fatto un test a febbraio dove mi sono sentito a mio agio. Chiaramente arriviamo con una moto diversa dai test di questo inverno, ma vedremo. è una bella pista, lo scorso anno la domenica la temperatura era davvero alta ed è stato difficile per noi. Ma proveremo di fare del nostro meglio e di lottare per il podio”. Il ritorno in Europa? “Come ha detto Valentino, ci sono piste diverse, più strette, più corte e a volte se trovi un buon assetto base qui a Jerez poi funziona in vari circuiti. Cercheremo di lavorare sodo nel weekend e durante i test del lunedì. Sicuramente è bello perché i primi tre piloti sono divisi solo da 18 punti, qundi è positivo per il campionato ed è bello essere lì a nella lotta. Lunedì parteciperò ai test e avremo varie cose da provare. Non abbiamo fatto test martedì a Le Mans perché non abbiamo avuto tempo per testare tute le cose quindi il test di lunedì sarà molto importante per cercare di fare un altro progresso” Rimpiangi la moto del 2014? “A volte la gente mi fraintende, perché probabilmente il livello è anche più alto del 2014 e ma anche i rivali crescono. Siamo in una situazioni e in cui la Honda deve lavorare sodo. Onestamente non mi sento bene sulla moto, ma per qualche motivo vado veloce. cercheremo di capire questa sensazione”. I problemi della Honda in F1? “Tutti sono sorpresi per quello che sta succedendo la Honda in F1. A volte ci sono progetti che non vanno e in Formual 1 è difficile, io però faccio parte della famiglia Honda ma mi interesso per la MotoGP, dove stiamo lavorando bene e siamo in lotta per il titolo. Spero comunque che in futuro il progetto Honda in Formula 1 vada bene”. Una cosa divertente fatta con mio fratello Alex? Abbiamo fatto parecchie cose insieme, alcune a posteriori pericolose. Tra le migliori prendere la moto dal garage a 5 anni di nascosto dai genitori e poi quando arrivavamo a casa la loro faccia era divertente”.

Auguri Lorenzo: “Dicono che i 30 sono i nuovi 20”

Compleanno a Jerez per il maiorchino, festeggiato con un video dagli uomini Ducati alla vigilia della sua prima gara con la Rossa in Spagna. “Ora dicono che 30 anni sono i nuovi 20. È vero, la stagione non è iniziata molto bene ma le cose non sono semplici in una moto speciale come ho scoperto essere la Ducati. È dura ma ho un buon atteggiamento, il mio team mi sostiene tantissimo e anche in Argentina, nonostante la caduta, non mi hanno detto nulla, dimostrando la loro fiducia. Un buon risultato qui? Dipende da tanti fattori. Jerez non è una grande pista per la Ducati ma lo è per me”. Un rivale per la lotta all’ultima curva? “Difficile da dire, sia Rossi e Marquez sono sonoforti, direi Marquez perché è più giovane e ha meno paura di cadere. Anche se ora sta invecchiando anche lui, quind non sono preoccupato, forse Maverick dovrà porsi questo problema”. Un vantaggio dai recenti test privati qui a Jerez? È sempre bello testare qui e provare la moto ma dopo le prime gare la mia posizione in sella è cambiata parecchio da quel test, quindi voglio provare qui per sapere se migliorato il mio feeling di questa moto”.

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