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MotoGp, Agostini: “Rossi corra solo se sta bene”

Il 15 volte iridato sul rientro del pesarese ad Aragon: “Miracoli non esistono, vuol dire che l’operazione è andata nel migliore dei modi. Tornare solo per le prove non avrebbe senso, fare la gara sì”.
A cura di Valeria Aiello
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Giacomo Agostini / GettyImages
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Valentino Rossi potrebbe decidere di anticipare il rientro ad Aragon il prossimo weekend. Ieri, a Misano, il primo test di appena 4 giri con una R1, oggi sul circuito romagnolo atri 11 giri per comprendere se le condizioni fisiche gli consentiranno di tornare a correre dopo appena tre settimane dall’incidente in cui si è fratturato tibia e perone della gamba destra. Il padre Graziano, con lui oggi in circuito, si è detto ottimista sulle condizioni, nonostante il pesarese abbia fatto pochi giri e sentito parecchio dolore: “Vediamo come andrà, da papà direi che non dovrebbe correre, ma da amico gli direi di sì”.

Agostini: "Rossi corra solo se sta bene"

La decisione di Valentino arriverà entro mercoledì sera, termine ultimo per scegliere di provare a scendere in pista almeno per le libere del venerdì o attendere le altre tre settimane che separano il Gp di Aragon da quello del Giappone a Motegi, previsto per il 15 ottobre. Sul rientro di Valentino a dire la sua anche Giacomo Agostini.

Valentino Rossi vuole gareggiare ad Aragon? Se lo farà evidentemente si sente bene. Mi sembra prematuro, vediamo. In fondo, a Misano, ha fatto qualche giro. Nessuno fa miracoli. Magari l'operazione è andata nel migliore dei modi e Valentino si sente bene. Se si sente bene, perché non dovrebbe non correre? – ha detto il 15 volte iridato parlando all’Ansa – C'è chi guarisce subito e chi no, Io una mi ruppi la spalla, mi faceva un male terribile e tornai solo dopo un mese – prosegue- Forse magari non c'erano gli antidolofici di oggi. Ma, se uno se la sente, può gareggiare”.

Rispetto all’infortunio del 2010, quello in allenamento con la moto da enduro sui colli marchigiani è stato meno grave. Al Mugello la frattura era scomposta ed esposta, mentre questa volta solo scomposta, tanto che a poche ore dall’intervento all’ospedale Torrette di Ancona, Rossi aveva mosso i primi passi e l’indomani era stato dimesso dopo l’ok dei medici alla visita di controllo. Sette anni fa, Rossi era tornato in moto per il primo test dopo 32 giorni dall’incidente e dopo 43 giorni era rientrato per il Gp di Germania al Sachsenring. Questa volta, invece, se deciderà di partire alla volta della Spagna, sarebbero 22 i giorni trascorsi dalla notte dell’operazione al primo giorno di prove libere del Gp di Aragon. A detta di Agostini, però, il ritorno in pista avrebbe senso esclusivamente in ottica gara e non se solo per valutare la risposta dell’arto alle sollecitazioni.

Se corre è perché si sente in grado di farlo. Sono cose difficili da preventivare o giudicare. Tornare solo per partecipare alle prove non avrebbe senso, fare la gara si – ha concluso.

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