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MotoGp, al Mugello il motore Yahama rovina la festa di Rossi. E vince Lorenzo

Il Dottore, nella gara di casa, è costretto al ritiro, tradito dal propulsore della sua moto. Due motori buttati via in poche ore, è allarme per la casa dei tre diapason.
A cura di Matteo Vana
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Poteva essere la gara della svolta, ma finisce nel peggiore nei modi per Valentino Rossi: dal possibile sorpasso nella classifica mondiale al ritiro nella gara di casa, davanti al proprio pubblico. Il numero 46 è costretto ad alzare bandiera bianca mentre duellava con il compagno di squadra Jorge Lorenzo, abilissimo a sfruttare la partenza per mettersi davanti a tutti. Ne beneficia lo spagnolo che porta a casa vittoria e allungo in classifica. Il Mugiallo era pronto ad esplodere, ma l'unico botto della giornata è quello del motore Yamaha.

Un tradimento inaspettato

Eppure il pomeriggio sembrava essere quello giusto: il Dottore perde la posizione al via e si incolla agli scarichi del rivale, pronto al controsorpasso. Ma se la fortuna è cieca, la sfortuna sembra vederci benissimo. Mancano 16 giri alla conclusione quando Rossi allarga la propria traiettoria; sembra solo un lungo, ma il fumo che esce dal suo scarico è una sentenza. Motore rotto, il ritiro è l'unica soluzione. Nella mattinata era capitato a Lorenzo, stavolta tocca all'italiano. Due motori bruciati nel giro di poche ore, che succede alla Yamaha? L'affidabilità, punto forte della casa dei tre diapason, non sembra quella di un tempo. Un problema non da poco per una scuderia che punta a vincere il campionato del mondo.

Valentino Rossi tradito dal motore al Mugello
Valentino Rossi tradito dal motore al Mugello

Emergenza motore in casa Yamaha?

Ma se nel caso di Jorge Lorenzo il problema si era presentato nel warm-up e prontamente risolto per il via, consentendo poi allo spagnolo si portare a casa l'intera posta in palio, per Rossi la beffa è doppia: il pesarese era pronto al sorpasso, ma viene tradito sul più bello. Nessuna avvisaglia, niente che facesse presupporre una doppia rottura: una sfortuna coincidenza o un problema da risolvere al più presto? Le temperature elevate potrebbero aver minato l'efficienza della propulsore giapponese, il Mugello è una pista particolare, soggetta allo stress sia per i piloti che per le moto. Ma la Yamaha sembra essere l'unica ad aver manifestato sintomi preoccupanti, mentre le altre scuderie, Honda e Ducati in primis, viaggiano in tranquillità. L'estate è alle porte e con essa il caldo: i tecnici stanno già studiano le cause del problema, urge una soluzione in tempi brevi.

A tenere alto l'onore italiano ci pensa Iannone

Non è tutto da buttare, però, nel weekend del Mugello per l'Italia. Non c'è Rossi, ma sul podio sventola lo stesos un tricolore. Merito di Andrea Iannone, terzo dopo una grande rimonta: il pilota di Vasto parte male, perde posizioni vanificando quanto fatto di buono in qualifica, dove era riuscito a mettersi dietro sia Lorenzo che Marquez, ma il ducatista è duro a morire e, dopo una battaglia con il compagno di squadra, Andrea Dovizioso, riesce a prendersi la terza posizione. Un risultato importante per Iannone che, però, alimenta i rimpianti per una gara che poteva vederlo tra i protagonisti.

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