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MotoGP, al Mugello si lavora in ottica sicurezza

Diversi gli interventi di aggiornamento dell’autodromo toscano tesi ad incrementare gli standard di sicurezza in pista. I più significativi alla via di fuga della Bucine.
A cura di v.a.
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Sul circuito del Mugello di proprietà Ferrari, con il supporto delle Federazioni Internazionali, sono in fase avanzata di realizzazione una serie di interventi tesi ad incrementare i già elevati standard di sicurezza esistenti in pista. Il più significativo riguarda la Bucine, l’ultima curva prima del rettilineo di partenza.

Alla curva della Bucine la via di fuga (l’area adiacente alle curve che minimizza ed attutisce le eventuali uscite) è stata ampliata e risagomata nella sua altimetria per consentire una più efficace diminuzione delle velocità residue in caso di uscita di pista. Numerose altre vie di fuga, inoltre, sono state, poi, oggetto, di interventi migliorativi da parte del management del circuito sede del GP d’Italia. Nello specifico in curva 1 (San Donato); curva 2 (Luco); curva 4 (Materassi); curva 6 (Casanova); curva 7 (Savelli); curva 8 (Arrabbiata 1); curva 10 (Scarperia); curva 12 (Correntaio) si è provveduto a sostituire prato e ghiaia presenti nella parte delle vie di fuga immediatamente prossime alla pista con strisce d’asfalto che garantiscono una maggiore capacità di controllo del mezzo in caso di errore umano.

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Una scelta legata, dal punto di vista generale, all’evoluzione della materia e, nello specifico, all’analisi delle dinamiche delle varie uscite di pista avvenute nel corso degli anni, si legge in nella diffusa dal Mugello Circuit. “La sicurezza sulle piste è una materia in continua evoluzione perché legata alle crescenti performance dei mezzi” spiega Paolo Poli, ad del Mugello Circuit. “Il nostro obiettivo è essere sempre all’avanguardia nel minimizzare i rischi residui che la pratica sportiva motoristica può generare”.

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I lavori in corso di esecuzione alla via di fuga della curva Bucine, sono per noi un ‘obiettivo raggiunto” sottolinea Franco Uncini, delegato della Federazione Internazionale Motociclistica. “La MotoGP è stata la promotrice di questa richiesta. Interventi analoghi che riguardano altre vie di fuga del circuito del Mugello rappresentano un nuovo qualificato intervento per accrescere la sicurezza dei piloti che gareggiano in questo impianto. Il Mugello, grazie al suo management, ha sempre precorso i tempi in materia di sicurezza, rappresentando un punto di riferimento ed un esempio seguito da altri circuiti”.

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Sugli interventi strutturali apportati, Jarno Zaffelli della Dromo Circuit Design, società che ha curato le innovazioni, spiega: “Le modifiche in corso di realizzazione sono il risultato del sistema di calcolo DroCAS che tiene presente non solo le esigenze delle competizioni auto e moto, ma anche dell'utente di tutti i giorni. Dopo l'analisi di migliaia di casistiche registrate negli Autodromi di tutto il mondo, questo sistema di calcolo certificato permette di elaborare le dinamiche più probabili ed i relativi interventi strutturali per minimizzare le conseguenze per piloti e appassionati”.

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