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MotoGp, Alex De Angelis dimesso. Il ritorno in sella previsto per febbraio

Il pilota sammarinese ha lasciato l’ospedale di Stato di San Marino ed è tornato a casa. Le sue condizioni sono in costante miglioramento e i medici non escludono un suo ritorno in pista per i test invernali. Alex: “Userò la pausa per rimettermi in forma, grazie a tutti per la vicinanza anche quando ero lontano”.
A cura di Valeria Aiello
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Alex De Angelis (E-motion IodaRacing)
Alex De Angelis (E-motion IodaRacing)

Alex De Angelis è stato dimesso dal reparto di ortopedia dell'Ospedale di Stato di San Marino ed è tornato finalmente a casa: il sammarinese era stato trasferito in Italia con un volo medico dopo circa due settimane di ricovero nel reparto di terapia intensiva dell'Ospedale Universitario Dokkyo di Mibu, in Giappone, dove era stato trasportato in seguito al terribile incidente nel quarto turno di libere sul circuito di Motegi. Rimasto nel nosocomio di San Marino per 48 ore, De Angelis ha avuto l'ok dei medici che in accordo con il sammarinese hanno deciso che la fase di recupero può tranquillamente proseguire anche a casa. Le sue condizioni sono in continuo e costante miglioramento tanto che gli specialisti non escludono il suo ritorno in pista per i test della MotoGP del prossimo febbraio 2016. Fino a quel momento, Alex dovrà portare un busto per circa 45 giorni, sottoporsi a continui controlli e seguire la fisioterapia necessaria per tornare in perfetta forma.

Alex: "Userò la pausa invernale per arrivare in forma ai test"

"Sono veramente felice di essere tornato a casa – ha detto De Angelis – Questo è un segnale molto positivo per me e non vedo l’ora di tornare ad allenarmi. I medici hanno escluso per il momento che io ritorni in moto, ma non fa nulla perché nel periodo invernale comunque non si può provare. Userò questo tempo per rimettermi in forma e per arrivare ai primi test dell’anno prossimo pronto per la stagione. Ancora una volta voglio ringraziare tutto il personale medico che mi ha assistito e si è fatto in quattro per me, sia in Giappone che a San Marino. Un grazie ancora alla Clinica Mobile e a tutti i tifosi e agli amici che mi hanno fatto sentire la loro vicinanza anche quando ero lontano".

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