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MotoGP Austria, Dovizioso: “Marquez? Istintivo mandarlo a quel paese”

Il forlivese della Ducati sul gesto dopo l’ultimo assalto dello spagnolo: “Ci ha provato dove non si può, non credevo ci provasse dove non c’è spazio. Mi ha fatto venire rabbia perchè se l’era preparato”.
A cura di Valeria Aiello
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È un Andrea Dovizioso che ancora non ha realizzato di aver vinto una gara destinata a finire negli annali del motociclismo quello pronto per le interviste al backdrop. “È positivo, vuol dire che sono dentro al campionato – scherza dopo aver vinto la gara del Red Bull Ring.

Andrea Dovizioso e Marc Marquez al traguardo del Gp d'Austria / GettyImages
Andrea Dovizioso e Marc Marquez al traguardo del Gp d'Austria / GettyImages

Dovi: "Marquez? Istintivo mandarlo a quel paese"

Decisiva l’ultima curva dell’ultimo giro. Marquez prepara l’assalto e si butta dentro.  Dovizioso resiste all’assalto e esce forte dalla curva. Nel testa a testa Dovizioso ha la meglio e va a vincere la gara, non prima di alzare la mano per mandare Marquez a quel paese. “Mi sono preso la gara, ci ho provato in tutti i modi, ho cercato di reagire a tutte le situazioni e di fare quello che volevo in ogni momento, e bene o male ce l’ho fatta. Alla fine ho vinto in extremis contro Marquez adesso davvero in forma e su una Honda che va davvero bene. Ero calmo, conoscevo i miei lati positivi e negativi e li ho sfruttati al meglio. Non abbiamo consumato la gomma e alla fine ha pagato. Dietro questo risultato c’è il lavoro strepitoso del team, a volte puoi perdere dei punti come nelle ultime gare, ma a volte riesci a fare un weekend strepitoso come questo”.

II gesto a Marquez? È stato istintivo perché lo sapevo che ci avrebbe provato ma non credevo all’ultima curva perché non c’è spazio, non si può, non si frena. Si tocca il freno e ci si butta dentro. Non ci volevo credere che ci provava. Sono stato attento alla penultima curva sono stato attento al rumore del suo motore, ed è riuscito ad aprire di me. Quindi voleva dire che se l’era preparato. Allora ho pensato che al 100% si sarebbe buttato dentro. Io non potevo staccare forte perché la mi partiva, se avessi frenato forte non avrei fatto la curva. L’unica cosa era stare dritto e cercare di uscire forte. Fortunatamente lui è arrivato un po’ lungo. Mi ha fatto venire rabbia, perché ci ha voluto provare dove non c’era spazio. È stato istintivo mandarlo a quel paese – ha aggiunto Dovizioso ai microfoni di Sky Sport.

Il gesto di Dovizioso a Marquez / MotoGp.com
Il gesto di Dovizioso a Marquez / MotoGp.com

La scelta gomme premia

Quanto alla gara e alla scelta diversa dalla maggior parte dei piloti in griglia di montare gomma morbida e non dura al posteriore, Dovizioso ha chiarito che la decisione è arrivata dopo un’attenta valutazione delle specifiche portate da Michelin per il fine settimana in Austria. "La differenza l’abbiamo fatta analizzando le gomme. Siamo stati gli unici a capire che dovevamo usare la gomma media in qualifica e quasi gli unici ad usare la morbida in gara. Bisogna un po’ il modo di cambiare le gomme. Ci sono sempre state morbida, media e dura, ma non funziona più così con Michelin. Ci sono vari dipi di mescole nella gomma, vanno interpretate e cercare di capire con quale temperatura possono funzionava. Sulla carta, sapevamo che la morbida con queta temperatura avrebbe dovuto funzionare, e  ha funzionato. Grazie al team e agli ingegneri a casa perché hanno fatto una carena che qui ha funzionato davvero bene”.

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