MotoGP, Biaggi: “Rossi campione? Non è mai troppo tardi”
A due anni dalla sua ultima gara, Max Biaggi sta scoprendo una vita lontano delle piste, con due figli, una bellissima moglie e gli agi di un sei volte iridato. Il Corsaro non ha però completamente appeso il casco al chiodo e occasionalmente continua a correre e a vincere, proprio come accaduto al SicDay. Da collaudatore Aprilia alla cabina di commento in compagnia di Guido Meda, il campione romano è oggi un 43enne che si gode piccole parentesi a due ruote “per amore del motociclismo” dice Biaggi in un’intervista concessa a Gazzetta dello Sport.
“Correre e vincere è sempre piacevole”
“Correre e vincere è sempre piacevole, soprattutto quando non gareggi da tempo. Al SicDay mi sono divertito molto. Come mi ero divertito in estate girando due volte al Mugello con l'Aprilia MotoGP. Il cronometro mi è ancora amico” dice Max Biaggi che sulle iniziative di beneficenza dell'evento in ricordo di Marco Simoncelli e Doriano Romboni prosegue: “Ho messo all'asta la tuta utilizzata al SicDay, il ricavato andrà alla fondazione Andrea Tudisco che offre ospitalità e assistenza ai bambini con gravi patologie e alle loro famiglie”.
“Rossi campione? Non è mai troppo tardi”
Tra gli altri impegni, Max Biaggi ha avuto modo di provare la moto derivata dalla SBK con cui correranno in MotoGP Alvato Bautista e Marco Melandri: “Non è una vera MotoGP, è un ibrido che potrebbe fare benino. Aprilia farà il salto di qualità con la nuova moto, nel 2016” dice il Corsaro che sulla prossima stagione della classe regina e le possibilità di vittoria del decimo titolo mondiale di Valentino Rossi conclude: “Può succedere. Non è mai troppo tardi, in fondo c'è già stato un certo Biaggi che a 41 anni suonati ha vinto il Mondiale Superbike”.
