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MotoGP, Bridgestone: “Non sappiamo cos’è successo”

Le gomme anche in Texas sono state al centro delle polemiche e hanno compromesso le prestazioni di diversi piloti.
A cura di Vito Lamorte
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Sono state al centro delle polemiche anche dopo il GP del Texas: le gomme e le aziende produttrici sono sotto l'occhio del ciclone. Una su tutte, la Bridgestone, a causa dei problemi che hanno avuto i piloti che montavano i loro pneumatici. L'azienda giapponese produttrice di pneumatici dal 1931, ha deciso di portare lo pneumatico posteriore in mescola medio riuscendo a scontentare tutti, sia i piloti che si trovano bene con le nuove coperture come Marquez e Rossi e quelli che proprio non le digeriscono come Lorenzo. Non bastasse questo problema, in gara è stata la gomma anteriore a dare numerosi problemi. Le foto e i video che ritraggono i pneumatici dopo 21 giri di Valentino Rossi, uno su tutti, hanno messo in evidenza un lato destro praticamente distrutto con prestazioni compromesse a prescindere da moto e stile di guida. Masao Azuma, ingegnere capo della casa giapponese, ha dichiarato: "L’importante consumo sul lato destro della gomma anteriore che alcuni piloti hanno patito durante la gara è qualcosa di inaspettato. Ci sono alcune sezioni del circuito che sono molto impegnative per quel lato dello pneumatico, ma la nostra scelta di mescole era stata fatta considerando questa esigenza".

Il dirigente della Bridgestone ha continuato dicendo: "Dobbiamo prendere in esame tutte le variabili, inclusi stile di guida, caratteristiche delle moto e condizioni del tracciato durante la corsa per capire cosa è successo e perché alcuni piloti ne abbiano sofferto più di altri. Posso dire con certezza che nessuna copertura era difettosa, solo che si sono comportate in modo diverso rispetto sia allo scorso anno che ai turni di libere e qualifiche. Poiché non abbiamo mai riscontrato prima un tale livello di consumo, il nostro centro tecnico analizzerà gomme e dati per scoprire cosa è accaduto".

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