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MotoGP, buon compleanno Valentino: Rossi compie 38 anni, l’età… dei record

Il Dottore spegne 38 candeline con 6 primati nel mirino, anche due di anzianità. I festeggiamenti in Australia, nel bel mezzo dei test di Phillip Island: “Faremo una cena con la squadra e qualche amico, tutto qui”.
A cura di Valeria Aiello
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16 febbraio 1979 – 16 febbraio 2017: Valentino Rossi spegne oggi 38 candeline ma per il Dottore gli anni sembrano non passare mai: il “fenomeno Rossi” – come recentemente definito anche Lin Jarvis, managing director del team Yamaha – è il pilota in attività più vecchio della MotoGP ma l’idea di appendere il casco al chiodo non lo sfiora neppure: Valentino è allergico a tutto quello che possa ricondurlo alla parola ‘ritiro’, come lo sono i suoi quasi 22 milioni di tifosi che lo seguono suoi social network: 13,17 milioni su Facebook, 4,8 milioni su Twitter e 3,7 milioni su Instagram. Una marea gialla che, con Valentino in testa, probabilmente prenderà in considerazione l’ipotesi sono dopo che nel palmares del campione di Tavullia brillerà il tanto agognato decimo mondiale, un titolo che il pesarese insegue dal 2010 e che ha sfiorato nelle ultime due stagioni, tra biscotti e sfortuna a mettergli i bastoni tra le ruote.

Valentino Rossi / GettyImages
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22 stagioni e 9 titoli iridati: 6 negli anni dispari

38 come le ‘e’ mazzate’ (le bastonate) della smorfia napoletana, 38 come la rotella della roulette americana, 38 come l’età in cui gran parte dei colleghi piloti ha già deciso di seguire i Gp in poltrona, o meglio ‘dal divano’, lontano dallo stress del calendario iridato, dalla tensione di dover viaggiare 10 mesi l’anno, di dover continuamente dimostrare di essere un campione. Rossi, invece, non lascia. Il Dottore resta in pista, almeno fino al 2018, anno di scadenza dell’ultimo contratto firmato dalla Yamaha, anche se più di qualcuno è già certo che quella del prossimo anno non sarà la sua ultima stagione nel Motomondiale. Dal suo debutto, nel 1996 in 125cc, sul circuito di Shah Alam, in Malesia, alla gara inaugurale del campionato 2017 a Losail, in Qatar, saranno trascorse 22 stagioni iridate che complessivamente gli sono valse nove titoli mondiali: 1997 in 125, 1999 in 250, 2001 in 500, 2002, 2003, 2004, 2005, 2008 e 2009 in MotoGp. E, a guardare bene, sei dei nove anni in cui Rossi si è laureato campione del mondo sono dispari: che il Dottore prediliga o meno le stagioni non divisibili per due, il 2017 potrebbe essere, a maggior ragione, l’anno giusto per chiudere l’ambita decina.

Valentino Rossi / GettyImages
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38 anni e 6 primati mirino

Se nel 2017 dovesse laurearsi campione del mondo, Valentino diventerebbe il più anziano iridato della storia della classe regina: a detenere il primato è Leslie Graham che nel 1949 vinse la prima edizione del mondiale della classe 500 a 37 anni e 340 giorni. L’impresa di Graham fu possibile grazie al vecchio sistema di punteggio che attribuiva un punto a chi siglava il giro veloce in gara: in quell’anno Graham ne guadagnò tre per le prestazioni al Tourist Trophy, all’Ulster Gp e al Gp di Svizzera: proprio in quest’ultimo Gp, fu Ted Freund ad aver siglato il tempo più basso ma, non avendo tagliato il traguardo, il bonus di 1 punto fu assegnato al britannico. Tra i primati di anzianità che il pesarese ha sempre ammesso di non amare troppo, anche un record ventennale: se Rossi dovesse laurearsi iridato, diventerebbe il primo pilota della storia a festeggiare due titoli a distanza di 20 anni uno dall’altro. Nessun altro pilota ha mia centrato l’impresa e fino ad oggi il lasso di tempo più lungo dal primo titolo all’ultimo mondiale è quello targato da Angel Nieto, con 15 anni dal primo titolo nel 1969 in classe 50 all’ultimo in 125cc, nel 1984. Se invece si guarda ai primati di Giacomo Agostini (15 titoli mondiali, 123 vittorie), al Dottore (9 mondiali, 114 vittorie) mancano ancora 9 vittorie per eguagliare il record di maggior numero di GP vinti in carriera. 7 invece le vittorie che gli permetterebbero di eguagliare il primato di Gp vinti con un’unica casa che, nel caso di Agostini è la MV Agusta. Rossi, invece, vanta 55 vittorie con la Yamaha e grazie anche al passaggio di Jorge Lorenzo alla Ducati, primo inseguitore del pesarese in questa speciale classifica (44 trionfi in Yamaha), almeno in questa stagione il pesarese non dovrà neppure guardarsi alle spalle.

Con una sola vittoria, invece, Valentino Rossi guadagnerebbe ben due primati in un colpo solo: il primo è quello di pilota italiano più anziano vincitore di un Gp della classe regina (l’attuale record è di Nello Pagani che a 37 anni e 328 giorni vinse il Gp delle Nazioni del 1949) mentre il secondo primato sarebbe quello di più anziano vincitore di una gara della MotoGP, attualmente detenuto da Troy Bayliss che a 37 anni e 213 giorni con la Ducati vinse il GP di Valencia 2006, disputato come wild card pochi giorni dopo aver centrato il mondiale in Superbike. Altra storia, invece, è quella del primato di pole in position in 500/MotoGP: a detenere il record della classe regina è da Mick Doohan, con 58 pole. Rossi, invece, è lontano 4 lunghezze, a quota 54. Primato non semplice da eguagliare se si considera che il pesarese negli ultimi 7 anni non ha mai ottenuto più di 3 partenze al palo, ma non certo impossibile se si ripensa allo scorso decennio e al record personale di 9 pole nella stagione 2003. Se invece si considerano le pole in carriera, Rossi è a quota 64 pole, una in meno del record di Marc Marquez e Jorge Lorenzo.

Valentino Rossi / GettyImages
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Vale: "Festeggiamo a cena, con la squadra e qualche amico"

Come spesso accade, il 16 febbraio è una data vicina ai test pre-campionato della MotoGP: il compleanno di Rossi quest’anno capita addirittura nel mezzo dei test di Phillip Island, secondo dei tre giorni di collaudi sul circuito australiano. Per Valentino, reduce da un day-1 in cui ha tallonato Marc Marquez, la giornata inizierà in pista, tra prove comparative con i due diversi telai a disposizione e simulazione gara. Solo in serata arriveranno auguri e festeggiamenti ufficiali.

Cosa farò per il mio compleanno? Niente di particolare, faremo una cena con la squadra e con qualche amico. Tutto qui – ha ammesso Valentino

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