MotoGp, Burgess: “Rossi? Non lo critico, ma non ha mai vinto una gara flag to flag”
Non l’ha etichettata come una critica ma il commento sulla gestione delle gare con cambio moto non convince Jeremy Burgess. L’ex capo meccanico del pesarese, sostituito da Valentino Rossi con Silvano Galbusera alla fine della stagione 2014, è tornato a parlare del suo ex pilota, dicendosi perplesso dalla da come il Dottore abbia affrontato i Gp sul bagnato (cinque nel 2016 fino ad oggi, Argentina, Olanda, Germania, Repubblica Ceca e Malesia, ma solo due caratterizzate dal flag to flag, al Termas de Rio Hondo e al Sachsenring) . A non convincere il 63enne australiano, l’approccio di Rossi specialmente al Sachsenring, quando il Dottore aveva tardato il cambio moto al box (come anche a Misano nel 2015): una tattica su cui lo stesso Valentino aveva ragionato, dopo l’ottavo posto alla bandiera a scacchi. A vincere, in Germania, era stato Marquez che a differenza di Rossi, aveva giocato subito la carta del cambio moto.
Sono rimasto molto colpito da come Marc ha preso la decisione di cambiare moto così presto al Sachsenring – spiega Burgess in un’intervista a Motosport – Vale, da parte sua, o non ha visto la tabella che gli veniva esposta o non voleva fare quello che gli dicevano i suoi ragazzi”
L'uomo non è stato concepito per correre a più di 300 km/h su una moto, quindi non mi sento di criticare un pilota se si sente più sicuro con una gomma piuttosto che con un'altra, quindi preferisce non cambiare moto – ha aggiunto il 63enne australiano – Ma per qualche motivo, Valentino non ha mai vinto una gara con il ‘flag to flag'”
