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MotoGp, Ciabatti: “Se Stoner non ha corso in Austria, non lo farà più”

Il direttore sportivo sul ruolo di Casey a Borgo Panigale: “Tocca a lui decidere, se preferisce vivere in Australia tra pesca e fattoria o se vorrà aumentare il suo impegno in Ducati”.
A cura di Valeria Aiello
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Casey Stoner e Paolo Ciabatti al box Ducati / Getty Images
Casey Stoner e Paolo Ciabatti al box Ducati / Getty Images

Casey Stoner non avrebbe alcuna intenzione di tornare a correre in MotoGP: ad esserne convinto è Paolo Ciabatti, direttore sportivo Ducati, dal momento che ogni volta che durante la stagione 2016 è circolata l’ipotesi di un suo rientro in un Gp in calendario, l’asso australiano ha smentito le indiscrezioni, assicurando che i motivi che lo hanno spinto al ritiro a fine 2012 sono rimaste invariate. Una risposta negativa che è arrivate anche in occasione del Gp d’Austria, dopo due giorni di test al Red Bull Ring di Spielberg insieme agli altri protagonisti del mondiale esclusi i piloti Honda e Yamaha Tech3. La factory di Borgo Panigale, dopo i test, non aveva fatto mistero di avergli prenotato una wild card, ma in quell’occasione Stoner aveva rifiutato l’offerta, rimanendo fermo sulla sua decisione. Anche in vista del Gp del Giappone e di quello nella “sua” Phillip Island, dopo l’infortunio alla schiena di Andrea Iannone a Misano, il nome di Stoner era tornato come possibile sostituto, ma alla fine era stato il valenciano del team Avintia, Hector Barbera, a salire in sella alla Desmosedici Gp del pilota di Vasto.

Ciabatti: "Se non ha corso in Austria, non lo farà più"

Tester d’eccezione della Ducati, Stoner è considerato il più veloce tra i collaudatori di Borgo Panigale, e anche Andrea Dovizioso in una recente intervista, aveva parlato dell’impegno di Casey nello sviluppo della nuova GP17 che dalla prossima stagione sarà affidata al forlivese e a Jorge Lorenzo. “Casey non è come Michele Pirro, che è pienamente coinvolto nello sviluppo della moto. Ha fatto alcune prove e ci ha dato il suo parere, ma il suo impegno quest’anno è stato basso perché non è stato sempre qui”. A fare chiarezza sul ruolo di Stoner nella struttura di Borgo Panigale è Paolo Ciabatti, parlando dell’accordo dell’australiano e che per il 2016 comprendeva tre test (a Sepang, in Qatar e Austria) e allontanando quelle tesi che vedrebbero l’offerta di wild card solo come una mossa fatta per pubblicità.

Non c'è una strategia marketing dietro a questo – ha spiegato Paolo Ciabatti in un’intervista a Motorsport – Nelle trattative con Casey non si era mai parlato della possibilità di disputare un GP, il suo contratto contemplava solo tre test. Quello che succede è che quando lo vedi salire sulla moto e ti rendi conto di quanto sia ancora veloce, pensi subito che sarebbe un sogno se tornasse a correre una gara. Noi non potevamo escludere questa possibilità, ma se non ha corso in Austria, non lo farà più".

Lo utilizziamo come ambasciatore, cosa molto importante nell'anno del nostro 90° anniversario – ha aggiunto – Inoltre, nei primi mesi della stagione, lo abbiamo coinvolto in alcune decisioni tecniche sull’evoluzione della Desmosedici.

D’ora in poi, tocca a lui decidere che ruolo vuole giocare. Deve decidere se preferisce vivere in Australia, continuando a pescare a stare dietro alla fattoria. Perché, in tal caso, difficilmente può aumentare il suo impegno in Ducati – ha concluso.

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