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MotoGp, Graziano Rossi: “Valentino? Se non rincorre qualcosa, non si diverte”

Il papà del Dottore alla vigilia della nuova stagione: “Inizio difficile, ora però si è aggiunto il problemino Vinales”. Messaggi anche da mamma Stefania, il fratello Luca e il suo cerchio magico. Cadalora: “Ora si fa sul serio”.
A cura di Valeria Aiello
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Reduce da un precampionato non proprio eccezionale, Valentino Rossi prova a ripartire per la sua 22° stagione iridata con la passione di sempre, pronto ad affrontare vecchi e nuovi avversari, lavorando per arrivare pronto per la gara di domenica sera. E anche se la prima notte di libere del GP del Qatar non è stata quella che esattamente si aspettava, dopo due settimane trascorse studiare la strada giusta da seguire, la sua capacità camaleontica e quella del suo team posso regalare grandi sorprese. Il mostruoso inverno del suo nuovo compagno di squadra, Maverick Vinales, ha confermato che la Yamaha è una grande moto, e probabilmente non ci vorrà ancora troppo prima che la svolta arrivi anche per il Dottore. Con le ultime tre stagioni chiuse da vice-campione del mondo – e il sogno del decimo accarezzato due anni fa – è impensabile che il campione di Tavullia non stia affilando le armi contro i vari Marc Marquez, Jorge Lorenzo e lo stesso Vinales. Proprio quest’ultimo è il nuovo “problemino” sottolineato da Graziano Rossi alla vigilia nella nuova stagione.

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Caro Valentino, ricordi il messaggio che ti ho mandato a fine test? – dice Graziano Rossi rivolgendosi al figlio dalle colonne di Gazzetta dello Sport – Ti dicevo che sarei stato più preoccupato se avessi chiuso ai primi tre posti, nella tua storia hai spesso avuto partenze difficili. Devi sempre rincorrere qualcosa, altrimenti non ci si diverte. Però ora si è aggiunto un altro problemino che si chiama Maverick Viñales: un avversario di gran livello. Io credo al tuo 10° titolo, ma prima voglio godermi una stagione meravigliosa. Come tutte le altre che ci hai regalato

Ciao Valentino – aggiunge mamma Stefania Palma – In queste settimane mi è piaciuto osservarti, vedere come preparavi questa nuova sfida. Passano gli anni, cambiano gli avversari, ma in te vedo sempre la stessa, grande concentrazione. Mi piace vederti curare i dettagli: una delle tue qualità è di essere sempre stato un lavoratore. I test sono stati complicati, ma alla fine conta la gara. La sola cosa importante sarà avere una moto che ti permetta di affrontare ogni situazione. Per pensare agli avversari, ci sarà tempo.

Lo so che si parla molto del tuo inverno difficile – prosegue il fratello Luca Marini, pilota in Moto2 – ma io invece ti ho visto bene. È ancora troppo presto per dire che ci sono problemi, il campionato non lo fai alla prima gara, e anche se partire bene aiuta, per me solo all’arrivo in Europa si inizierà a fare sul serio. In allenamento io ti ho visto sempre molto carico e forte, al Ranch sei sempre quello da battere, all’ultima curva trovi sempre il modo di fregare tutti. Sei uno stimolo per noi, ma lo siamo anche noi per te.

Cadalora: “Ora si fa sul serio”

I messaggi per Valentino Rossi arrivano anche dal suo cerchio magico. “Ciao Vale, cosa posso dirti che non ti ho già detto tante altre volte? – dice Alessio ‘Uccio’ Salucci, storico amico del Dottore, team principal dello Sky VR46 Racing team – Come tutti gli anni, guardiamo solo a noi, non pensiamo troppo agli altri, concentriamoci sulla nostra strada e, soprattutto, divertiamoci. Abbiamo sempre preso questo sport come appunto uno sport, non un lavoro. Certo, per come sono stati questi test un po’ si deve essere preoccupati, ma quello vale sempre, rilassarsi troppo non va bene. Però, tu pensa solo a fare quello che sai fare. Ha sempre funzionato, funzionerà ancora”. Subito al sodo Luca Cadalora: “Caro Vale, vado al nocciolo della questione: finora ci sono stati soltanto dei test, a fare sul serio si comincia adesso – premette il personal coach del pesarese – È vero, è stato un inverno un po’ complicato durante il quale solo a momenti ti sei sentito a tuo agio, il lavoro non manca, ma siamo qui per questo. Tutti. Noi della tua squadra, la Yamaha. Non ho consigli da darti, sai benissimo da solo come funziona tutto, però sono convinto di una cosa: ci saremo e credo che vivremo un’altra delle tue fantastiche stagioni. Ci divertiremo”.

Galbusera: “Dico solo full gas”

“Dai Vale, ti aspetta una stagione impegnativa e intensa, come gran parte di quelle che hai affrontato in carriera. Ma per come ho imparato a conoscerti in questi tre anni assieme, il lavoro duro è qualcosa che non ti ha mai spaventato. I test invernali non sono stati dei più semplici, ma sono sicuro che il lavoro paga e quindi mi sento di dirti soltanto una cosa: ‘full gas’ e con un tocco della tua bravura prepariamoci a costruire un’altra impresa storica. In bocca al lupo” dice il suo capotecnico, Silvano Galbusera. Ritorna invece a quel magico 2004 dell’esordio di Rosi in Yamaha il suo telemetrista, Matteo Flamigni: “Quando sei arrivato in Yamaha nel 2004, tutto sembrava accadere in maniera scontata, le vittorie arrivavano con apparente facilità. Poi, però, ho imparato a conoscerti e capito che quanto succedeva era il frutto della tua dedizione e di una preparazione maniacale. Abbiamo vissuto un inverno complicato, ma so che anche questa volta riusciremo a risolvere i problemi. Anche perché il tuo entusiasmo diventa il nostro e tutti assieme proveremo ancora una volta a inseguire il sogno”.

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