MotoGP, Iannone: “Non solo felice e non riuscire ad essere veloce mi rovina l’esistenza”
Sventola il tricolore sulla MotoGP. I piloti italiani, infatti, stanno tenendo alto il nome dell'Italia: Valentino Rossi è tornato a vincere nell'ultima gara disputata ad Assen rilanciandosi nel mondiale mentre sul podio con lui è salito Danilo Petrucci, pilota della Ducati che è stato capace di battagliare con il Dottore per la maggior parte della gara. Impossibile dimenticare poi Andrea Dovizioso, leader della classifica iridata e deciso a non lasciarla fino alla fine della stagione. Tra di loro, però, la faccia triste è quella di Andrea Iannone che sembra essere entrato in una crisi senza fine.
Un rapporto complicato con la Suzuki
Il pilota di Vasto non riesce a replicare i risultati messi in mostra lo scorso anno in Ducati e il feeling con la Suzuki tarda ad arrivare. Iannone, nella prima giornata di prove libere al Sachsenring, ha chiuso in ultima posizione sia nella prima che nella seconda sessione di prove libere: una giornata da dimenticare per il centauro italiano che non riesce a trovare i correttivi giusti per far andare la sua moto.
Sinceramente ho tante difficoltà e questo è innegabile perché comunque i risultati parlano chiaro. Faccio fatica, perché provo a fare del mio meglio, ma non mi riesce – ha dichiarato ai microfoni di Sky -. So che è sempre fatto molto meglio in passato, ma in questo momento la situazione è questa. Innervosirsi non serve a niente, anche se ovviamente io non sono felice e non vivo le mie giornate in maniera felice: non riuscire ad essere veloce e competitivo in quello che per me è la mia vita mi rovina l'esistenza. In questo momento è difficile essere più veloce di così, è difficile accettare determinate cose, ma per la squadra non è facile allo stesso modo: siamo sulla stessa barca e dobbiamo cercare di capire come venirne fuori.
Il morale non è certo quello delle giornate migliori, ma Iannone ha dimostrato di saper uscire da situazioni complicate. Il periodo vissuto dal pilota italiano non è semplice, i miglioramenti con la Suzuki sono impercettibili e i risultati scarseggiano: nelle prime 8 gare l'abruzzese ha totalizzato solo 28 punti. Troppo poco per un pilota che fino all'anno scorso era in grado di battagliare con i primi della classe.
