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MotoGp, Lorenzo ancora polemica: “Rossi ha molta influenza, può modificare la realtà”

Nell’intervista alla redazione di Mundo Deportivo il campione maiorchino torna sull’epilogo del mondiale e sulle accuse che hanno travolto il suo quinto titolo iridato: “Alla fine in tanti hanno creduto alla teoria di Valentino, ma è stato lui ad aver fatto qualcosa che non è in regolamento. Sia io che Marquez, attaccati in Italia dal peso delle sue dichiarazioni su giornali e tifosi ”.
A cura di Valeria Aiello
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Jorge Lorenzo intervistato in tv a El Hormiguero
Jorge Lorenzo intervistato in tv a El Hormiguero

Prima di partire per l’India dove ha in programma un evento Yamaha per poi cercare un po’ di relax, Jorge Lorenzo ha completato le interviste con tv e stampa spagnola, tra cui la redazione del Mundo Deportivo che ha incontrato per parlare del quinto titolo iridato ma anche per tornare sulla polemica scoppiata con il rivale Valentino Rossi. Una lunga intervista con cui il maiorchino della Yamaha ritorna sul mondiale senza lesinare frecciatine al pesarese in una lotta che dalla pista è ormai passata alle pagine dei giornali.

Non lavoriamo insieme, siamo con lo stesso team ma ognuno ha le sue attrezzature personali – spiega Lorenzo – Corriamo entrambi per Yamaha ma le moto non sono uguali, e non lo sono neanche i meccanici, andiamo in pista per vincere e battere tutti, compagno di team e avversari e ognuno cerca di vincere non solo tra loro ma a tutti. Non è come il calcio”.

Le polemiche dell'epilogo del mondiale hanno acceso i riflettori del mondo interno sulla MotoGp. Una pubblicità che a Lorenzo non è piaciuta.

Non è stata una fantastica pubblicità, sono stati tre settimane in cui alcuni hanno seguito perché gli piace vedere la MotoGp, altri invece per le polemiche e i confronti mediatici tra le parti. Come è successo ai tempi di Prost e Senna a Suzuka in Formula 1, cresciendo in popolarità, potrebbe accadere con Motomondiale, ma siamo tutti d'accordo che sarebbe stato meglio che il pubblico fosse cresciuto per la grande gara di Phillip Island, ad esempio, e non per le polemiche basate sulla gara di Sepang.

Probabilmente in questo ultimo mese e mezzo il rapporto con Valentino Rossi è stato il peggiore di sempre, anche rispetto a quello del 2010, quando il campione di Tavullia poi decise di passare in Ducati.

Il rapporto era andato bene fino a Phillip Island. In condizioni normali le relazioni era state tese per quello che ci stavamo giocando, ma quanto accaduto a Sepang e le argomentazioni che ha maturato Valentino sono delle teorie che ci vorrà tempo perché il rapporto torni ad essere come prima. Da parte mia non c'è nessun problema con qualsiasi pilota, né alcun rancore o nulla. Cerco di comportarmi bene con tutti, rispetto tutti i piloti in pista e fuori.

Sul "biscottone" servito al pesarese, Lorenzo rincara contro stampa italiana e i tifosi, ribadendo che hanno creduto a una teoria che solo un campione del calibro del Dottore poteva far stare in piedi.

Basta vedere le ultime di 5 o 6 gare. Se questa teoria fosse vera, Marquez non sarebbe caduto ad Aragon, o sono mi avrebbe superato a Phillip Island. Sappiamo che l'influenza di Rossi con i media e tifosi è molto grande e alla fine molte persone hanno creduto alla sua teoria. Uno sportivo con molta di influenza con la stampa può modificare la realtà ed è quello che è successo”.

Sia io che Marquez siamo attaccati in Italia dall'influenza che hanno tali dichiarazioni e dai media italiani che difendendo quella teoria e le gente segue quello che legge o vede. Qui in Spagna mi sono sentito molto difeso, non solo io, anche ma anche Marquez è stato difeso come doveva essere, perché ovviamente Marc non fatto niente di male. Ha provato a fare la sua gara in Malesia ed è stato Valentino che ha fatto qualcosa che non è nel regolamento. E a Valencia, diversi piloti italiani ha dichiarato che avrebbero aiutato e in Italia sono attaccato per quello che Marquez presumibilmente avrebbe fatto con me. I fischi sul podio a Valencia? I tifosi non stavano fischiando, arrivavano dai tifosi di Rossi. È come quando il Madrid va al Camp Nu o viceversa, Rossi ha molti fan in Spagna e fischiano ai suoi avversari. No, non mi piace, vorrei che il motociclismo fosse come quello di sette anni fa".

Adesso solo Rossi può far si che la tensione di abbassi, potrebbe mandare un messaggio ai suoi tifosi per calmare gli animi, ma non so se sarà disposto a farlo".

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