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Lorenzo: “Deluso dal ‘no’ Yamaha, dopo tutto meriterei di provare la Ducati”

Il maiorchino in conferenza stampa torna sul veto posto dal team al test di Jerez con la Desmosedici: “Sembra che potrò provare solo a Valencia ma anche questo test è ancora in dubbio”. Marquez: “Titolo a Motegì? Quasi impossibile”. Rossi: “Jet lag? Un disastro ma sto recuperando”.
A cura di Valeria Aiello
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Quasi due settimane di stop, i motori della MotoGp tornano a rombare al twin Ring di Motegi per il GP del Giappone, primo dei tre Gran Premi di fila dell’impegnativa tripletta asiatica di ottobre. Primo match point per il le4ader del mondiale Marc Marquez che sulla pista di proprietà della Honda sbarca con 52 punti di vantaggio su Valentino Rossi e 66 su Jorge Lorenzo: per riuscire nell’impresa lo spagnolo dovrebbe centrare la vittoria, sperando che i suoi rivali non siano protagonisti della corsa. Una missione "impossibile" a detta dello spagnolo, il primo a prendere la parola durante la conferenza stampa del giovedì.

Marquez: “Titolo a Motegi? Impossibile”

“È la prima volta in questa stagione che ho l’opportunità di vincere il campionato ma dovrebbero succedere tante cose insieme e direi che è quasi impossibile” spiega Marquez. Ci concentreremo su questo weekend, sulla gara per cercare di mantenere la stessa mentalità che abbiamo avuto fino ad ora. Credo che sia molto importante avere un meteo stabile e non si può mai sapere perché qui già oggi fa freddo ed è nuvoloso. Quindi vedremo come gestire la situazione. Sappiamo che Motegi non sarà come Aragon, ma stiamo migliorando di gara in gara e vedremo quale sarà il nostro livello”. Motegi ancora tabù in MotoGp dopo le due vittorie nelle classi minori e il mondiale di due anni fa qui? È un circuito che per il mio stile di guida non è male ma pare che con la Honda si fatichi un po’. Vedremo durante questo weekend, perché ci aspettavamo di essere molto lontani a Misano, ad esempio, invece eravamo molto vicini. Vedremo come riusciremo a gestire la situazione e quale sarà il nostro livello, cercheremo di non perdere punti in campionato e se riusciremo a salire sul podio sarà ancora meglio. Tre gara in tre settimane che possono decidere il campionato? “Certamente, noi siamo arrivati qui e sappiamo di avere tre gare consecutive e aarà importante concludere tutte le gare e mantenere la calma nelle prove perché abbiamo altre due gare e per il momento mi concentro sul Giappone”. Risolvere tutto il prima possibile? “Al momento abbiamo un buon vantaggio e restano ancora altre 4 gare. Non importa dove e quando, l’importante è centrare il nostro obiettivo”. Diresti che questo titolo su cui hai dovuto lavorare di più? “Se e quando sarò campione del mondo lo dirò. Sicuramente stiamo lavorando duro e quest’anno abbiamo cercato di gestire tutte le situazioni e sfruttare l’esperienza ma non voglio parlare troppo presto”. Test ad Aragon senza alette? “Ad Aragon abbiamo testato senza perché già ad Aragon avevo corso senza alette, ce ne era una molto piccola ma c’è una grande differenza se le metti opuure no, e non è diverso perché nel fine settimana non le avevo usate”. Jet lag? “Perfetto, non ho problemi”.

Rossi: “Jat lag? Un disastro ma sto recuperando”

“Motegi di solito è una buona pista per noi, ho ottenuto molti podi negli anni anche se non moltissime vittorie, ma è una buona pista anche per la Yamaha, qui è competitiva ma ogni anno è diverso e dovremo capire il livello delle gomme e cercare di fare le scelte giuste e poi il meteo è sempre complicato. Lo scorso anno è stato bello fino a domenica e poi domenica è cambiato tutto per la pioggia. Spero che possa essere asciutto per tutto il weekend e spero che le temperature diamo calde, perché oggi fa freddo e questo rende le cose più difficili. Dobbiamo cercare di dare il massimo e cercare di lottare per fare una buona gara”. Tre gare di fila? Tre gare di fila sono sempre complicate, non è la situazione migliore perché puoi avere un problema nella prima gara e poi lo paghi pesantemente, è un grande stress ma d’altro canto stai sulla moto per molto tempo e puoi provare ad andare sempre più veloce. Mi piace Motegi ma anche Phillip Island e Sepang, ed è sempre un gran piacere guidare una MotoGp su queste tre piste”. Jet lag? “Un disastro, non sono molto bravo in questo, però sto recuperando”.

Lorenzo: “Deluso dal ‘no’ Yamaha, dopo tutto meriterei il test”

“Abbiamo avuto una bella reazione” spiega Lorenzo, reduce da due podi di fila tra Misano e Aragon. “Ora arriviamo su piste che possono adattarsi bene sia alla Yamaha che al mio stile di guida, specialmente Motegi, dove c’è parecchia accelerazione ed è positiva per il nostro pacchetto, Vedremo come funzioneranno le gomme e la nuova elettronica: se saremo competitivi come negli ultimi tre anni dovrebbe andare bene”. Tripletta asiatica dura? “È dura ma personalmente mi piace. Quando fai una gara e la gara successiva è nei giorni seguenti, i tuoi muscoli sono già più pronti quindi dovrebbe essere una serie di tre gare molto bella”. Perché Motegi di addice alla Yamaha? “Non so, teoricamente è una pista Honda, non solo perché di proprietà, ma perché tornanti e le curve lente dovrebbero adattarsi meglio a una moto agile come la loro ma negli ultimi anni con la Yamaha abbiamo migliorato molto l’accelerazione e anche con una spalla infortunata ho sempre avuto un buon passo. Ma quest’anno con le Michelin e l’elettronica non si può mai sapere”. Il test con la Mercedes F1 di Lewis Hamiton a Silverstone? “È stato bellissimo poter provare la macchina migliore del momento, la Mercedes, anche se era una macchina vecchia di due anni, e poter dire di aver provato sia la migliore MotoGp che la migliore F1 del mondo è un qualcosa di riservato a ben pochi. È un’esperienza che era nei miei sogni. Potenza incredibile, capacità di frenare molto tardi nelle curve e c’è un carico aerodinamico che ti fa sentire davvero qualcosa di speciale in macchina”. Potrebbe essere utile anche domenica? Se avessi una macchina di F1 sarebbe un vantaggio notevole, ma cercheremo di vincere con la Yamaha. Non ho pensato se c’è qualcosa che potrebbe servirmi domenica, sicuramente c’è tanta tecnologia, molti soldi e tanta gente. Non credo possiamo replicare tutto questo al momento anche se il nostro campionato sta crescendo molto negli ultimi anni”. Deluso di non poter testare la Ducati a Jerez? “Ovviamente sono deluso ma non è una cosa che dipenda da me. Per il momento sembra che potrò testare solo a Valencia, anche se ancora non ho l’autorizzazione per farlo. Sembra invece che per Jerez la Yamaha non sia così incline a darmi il permesso, quindi vedremo cosa accadrà. Credo che per tutti gli anni che abbiamo trascorso insieme lo meriterei, per tutte le cose che abbiamo vissuto insieme ma ovviamente non dipende da me e rispetterò qualche decisione sarà presa da Yamaha perché sono un pilota Yamaha.

Vinales: “Con la Suzuki stiamo arrivando al vertice”

“Lo scorso anno sono andato abbastanza bene in Giappone e veniamo da buone gare e il team ha fiducia di poter cogliere un buon risultato anche qui dopo Aragon” speiga il catalano. “Qui è sempre stata una buona buona pista e specie in Moto3. Ma anche in Moto2 ho fatto una gara molto buone,. Lotta in campionato con Pedrosa? “Sarà difficile concludere il campionato davanti a lui ma anche noi stiamo arrivando ai vertice vedremo se possiamo battagliare in gara”

Dovizioso : “Positivo che ci sia Barbera al posto di Iannone”

“Tre podi e una pole ma ci sono stati degli alti e bassi” spiega Doviziosos parlando della sua stagione “ L’ultima gara siamo arrivati 11° è stato un risultato negativo con il passo che avevamo il sabato. Ma Motegi sono molto fiducioso, proveremo domani e vedremo. La Ducati da record su questo circuito con Capirossi e Stoner? “Si è vero, abbiamo avuto risultati importanti in passato e negli ultimi anni siamo stati competitivi nel weekend. Barbera come compagno di squadra? “Con lui siamo rivali da tanti anni in campionato, è un pilota molto veloce e è positivo per noi perché è un piota diverso con Iannone e vedremo cosa riuscirà a fare con la nostra moto”.

Smith: “Recupero non facile”

Rientra dopo aver saltato diverse gare a causa di un infortunio. “È bello essere qui, non è stato divertente vedere le gare dal divano. È bello tornare con il mio team e trovare dei volti conosciuti. La riabilitazione è stata dura e non c’è molto da fare quando non puoi salire in moto e le condizioni sono andate melio giorno dopo giorno ma dal punto di vista del cuore e della testa cercherò di compensarlo in altri modi. La prima operazione, dopo l’incidente, è stata per chiudere la ferita e ricucire il legamento e poi all’nizio di settembre, per ricostruire l’altro allenamento ma come detto stiamo migliorando e sono quelle piccole cose che ti rendono felici. Prospettive realistiche per il weekend? “Aspettiamo di andare pista e fare qualche giro perché onestamente e non so come sto come va il mio ginocchio. Credo che nessuna palestra prossa replicare le angolazioni le forze cui sei sottoposto quando sei n sella. Lavorerò molto da vicino con team, clinica mobile e farò il massimo in pista”.

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