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MotoGP, Marc Marquez salterà anche i test di Phillip Island

Il Campione del Mondo dice addio ai test della settimana prossima in Australia: “Credo sia la decisione migliore”.
A cura di v.a.
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La frattura al perone destro rimediata mercoledì scorso durante un allenamento di dirt track sul circuito della Rufea, a Lleida, Spagna, comprometterà la presenza di Marc Marquez anche ai test di Phillip Island, in programma la prossima settimana sul tracciato australiano. Attraverso una nota diffusa dalla Honda, Marc Marquez ha dichiarato: “Sono ovviamente deluso dal fatto che non sono a Sepang ed è una sfortuna perdere anche i test di Phillip Island, ma credo che questa sia la decisione migliore” spiega il Campione del Mondo dopo essersi sottoposto alla visita di controllo questa mattina presso l’Ospedale Universitario Quirón Dexeus di Barcellona. “Il Dottor Mir questa mattina, anche se contento della situazione generale della mia gamba dopo solo sette giorni dall’incidente, mi ha sconsigliato di correre rischi inutili. Mi prenderò il tempo per riposare e per tornare in Qatar per la prima gara nella migliore forma possibile”.

Nell’ultima settimana Marc Marquez si è sottoponosto a magnetoterapia per accelerare i tempi di recupero, a prevalere sarebbe quindi la linea della prudenza. Lo spagnolo in realtà si sente già meglio e avrebbe voluto essere in pista già a partire dai test di Phillip Island, ma a frenare l’entusiasmo del 21enne della Honda il rischio di un recupero non completo.

Nel frattempo la Honda aveva già ricevuto il via libera dalla Direzione gara per far prendere parte Marc Marquez ai test in Qatar del 7-9 marzo. Un’opportunità per lo spagnolo di iniziare la stagione con almeno altri tre giorni di test all’attivo prima dell’inizio del Campionato. Un’opzione che Yamaha e Ducati ritengono scorretta, considerato che i team Factory, inclusa la Honda, avevano deciso non provare a Losail, avendo accettato di girare a Phillip Island con Bridgestone la prossima settimana. Un accordo tra le Case però non formalizzato, ma basato sulla parola. Un compromesso che permetterebbe al Campione del Mondo di avere tre giorni in più per provare la moto e raccogliere dati importanti sul tracciato che ospiterà la prima gara stagionale. La Yamaha si è comunque già rivolta a IRTA e Direzione Gara per comunicare che, nel caso Marquez provasse in Qatar, anche Valentino Rossi e Jorge Lorenzo potrebbero optare per la stessa soluzione, mentre Ducati preferisce proseguire la fase precampionato come programmata.

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