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MotoGP, Marquez chiede scusa a Nakamoto con una vignetta

Il dominatore del mondiale dopo l’errore di valutazione del GP di Aragon riconosce di aver sbagliato e chiede scusa a Nakamoto con un’ironica vignetta.
A cura di Valeria Aiello
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Il day after uno dei GP più ricchi di colpi di scena è una giornata in cui riflettere sugli errori fatti. Quanto accaduto ieri durante la gara del GP di Aragon lascia poco spazio a interpretazioni per quanto riguarda la caduta di Marc Marquez.

A differenza delle sfortunate cadute di Andrea Iannone al secondo giro della corsa in cui il pilota di Vasto ha rischiato di essere travolto dalla moto e di Valentino Rossi due tornate più tardi, quando si è temuto il peggio per la commozione cerebrale riportata e fortunatamente non complicata da versamenti, entrambe determinate dal mettere le gomme sull’astroturf, l’erba sintetica che delimita i cordoli del Motorland Aragon, la caduta del 21enne di Cervera era stata dettata dall’aver rischiato nel non rientrare ai box per il cambio moto, quando nelle fasi finali della corsa, la pioggia era cominciata a cadere copiosa sul circuito. Una scelta sbagliata che Marc Marquez aveva cercato di motivare in qualche modo ma che alla luce di quanto accaduto non ammette giustificazioni.

La vignetta del buongiorno

Dopo averci dormito su, Marc Marquez decide di scherzarci sopra, twittando una vignetta in cui i due alfieri della Repsol Honda confabulano prima di affrontare il vicepresidente esecutivo di HRC, Nakamoto. Pedrosa dice: “Nakamoto dice che vuole vederci”. “Entra tu che sei caduto prima” risponde Marc Marquez ma Pedrosa ribatte: “Entriamo insieme che l’abbiamo fatta grossa entrambi” esprimendo in quel la hemos cagado los dos un aspetto di facile comprensione. Alla vignetta Marc Marquez aggiunge l’emoji delle mani giunte in preghiera: “Scusa Nakamoto San” nella speranza di riportare il sorriso sul volto del vicepresidente e del team dopo la pesante delusione di ieri.

Un errore da principianti

Quella di Marquez è stata una leggerezza che ha influenzato anche il compagno di squadra Dani Pedrosa che, in scia al 21enne dei record, proseguiva sull’asfalto bagnato con le slick per poi finire a terra alla tornata precedente a quella del teammate. Un errore da principianti non prontamente segnalato dal muretto e in cui non si è fatto trascinare Jorge Lorenzo, che nella lucidità della scelta del flag to flag ha invece trovato la vittoria. E se da un lato il maiorchino della Yamaha ha vinto di intelligenza e furbizia centrando il primo successo stagionale, dall’altro i due spagnoli l’hanno combinata talmente grossa da dover ricorrere all’ironia di una vignetta per cercare di addolcire una pillola difficile ingoiare nonostante i 3 punti guadagnati dal 21enne dai record siano sufficienti a garantirli il distacco necessario da trasformare il Gp del Giappone nel suo primo match point per il secondo titolo in classe regina.

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