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MotoGP Motegi, Valentino Rossi: “Altri 4 punti su Lorenzo, ora si vola in Australia”

Il pesarese chiude davanti al maiorchino e allunga ancora in classifica iridata: “Gara difficile, in condizioni di full wet Jorge mi avrebbe battuto”. Yamaha M1 con assetto stravolto anche a Phillip Island? “Forse in Malesia, in Australia non credo”.
A cura di Valeria Aiello
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Valentino Rossi sul secondo gradino del podio del Motul GP del Giappone
Valentino Rossi sul secondo gradino del podio del Motul GP del Giappone

Una piazza d’onore che ha quasi il sapore di vittoria per Valentino Rossi a Motegi: il pesarese, secondo alla bandiera a scacchi del GP del Giappone alle spalle di Dani Pedrosa, esce a testa alta da una gara difficile e mentalmente stressante, dove a dettare le regole del gioco sono state le difficili condizioni di bagnato, andato via via asciugandosi durante le 24 tornate che hanno portato al traguardo. Scattato dalla seconda casella dello schieramento di partenza, il Dottore ha faticato nel trovare il ritmo nelle fasi iniziali, perdendo il contatto con Lorenzo che dalla pole ha cercato nella strategia della fuga la soluzione della corsa. Ma, come sottolineato anche da Rossi ai microfoni di Sky MotoGP, ogni Gp fa storia a sé, e la strategia del maiorchino che in condizioni di full wet avrebbe pagato con la vittoria, sul un asfalto semi asciutto ha finito per ritorcerglisi contro.

Ogni gara ha la sua storia – ha esordito Valentino Rossi. Oggi non mi sentivo a mio agio con la moto come a Silverstone, e come setting della moto ero un po’ al limite, facevo un po’ di fatica in frenata. In gara è stata dura, avevo un buon passo sul bagnato a è stata dura arrivarci, Jorge è stato più bravo di me quindi mi è andato via. Mi avrebbe probabilmente battuto in una condizione di full wet.

Le condizioni dell’asfalto sono cambiate in gara, non pioveva più e si cominciava a formare una traiettoria un po’ più asciutta, ed è iniziata un’altra gara, perché era davvero difficile controllare la moto. Psicologicamente è molto stressante perché è molto facile commettere un errore. Quando mi ha passato Dani ero un po’ preoccupato perché ho pensato passasse solo me e non Jorge, così ho cercato di rimanergli attaccato. Poi però ho visto che anche Jorge era in difficoltà con le gomme e poi ha fatto un errore…

Con la seconda piazza, Valentino Rossi porta a quota 238 il suo bottino di punti nel mondiale, e allunga a quota 18 punti il suo vantaggio su Lorenzo quando mancano tre round alla fine del mondiale

Essere riuscito a guadagnare quattro punti era il nostro obiettivo e siamo molto soddisfatti. Se fosse stato asciutto comunque ero competitivo e siamo andati fortissimo nelle prove, magari si poteva anche vincere. Ma con due gare sull’acqua in questa stagione, una volta primo e una volta secondo devo dire che il mio ‘score’ acquatico è abbastanza positivo.

Ho giocato molto con la mappatura in gara perché le condizioni cambiavano continuamente, e seguendo Pedrosa sono riuscito ad arrivare a Jorge, e quando sono arrivato secondo me era in difficoltà con le gomme. Quindi con un po’ più di passo ce l’ho fatta a batterlo.

Il risultato al Twing Ring di Motegi è arrivato dopo uno step cruciale nella scelta degli assetti della sua M1, quando il pesarese ha deciso di provare il tutto e per tutto nel quarto turno di libere, scendendo in pista con la seconda Yamaha a sua disposizione con un setting nettamente differente a quello adottato sulla prima moto. Puntuale la domanda di Mauro Sanchini che ha anticipato l’ipotesi di un eventuale feedback sugli assetti che verranno adottati a Phillip Island e a Sepang.

Non è una moto rivoluzionaria, è una moto in effetti un po’ estrema – ha spiegato Valentino Rossi – Mi piacerebbe poterla sfruttare anche in Australia e Malesi ma ho paura che non possa andare bene per i prossimi round. Bisognerà vedere, forse per la Malesia potrebbe essere una moto che funziona, mentre per l’Australia no, perché la pista è davvero differente da tutte e quindi bisognerà trovare degli altri setting”.

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