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MotoGP Mugello, Valentino Rossi: “Fortunato che non si sia rotto niente”

Ricevuta l’idoneità dei medici del circuito del Mugello, il pesarese ha parlato del suo incidente: “È stata una brutta caduta, sono atterrato a un metro dalla pista e mi sono ribaltato in avanti. Non sono ancora al 100% ma c’è ancora il tempo per migliorare la condizione e fare una buona gara. Casco speciale? Non potevo non farlo, lo vedrete sabato mattina”.
A cura di Valeria Aiello
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Valentino Rossi durante l'incontro con la stampa al Mugello / Yamaha MotoGP
Valentino Rossi durante l'incontro con la stampa al Mugello / Yamaha MotoGP

Valentino Rossi ha avuto l’ok di medici del circuito del Mugello a correre il Gp d’Italia. Il pesarese, ancora dolorante per i postumi della caduta di giovedì scorso sulla pista di Cavallara a Mondavio, in provincia di Pesaro, non ha saltato però l’incontro con la stampa a margine della conferenza di apertura che invece ha preferito saltare per rimanere a riposo. L’incidente durante un allenamento di motocross ha rischiato di metterlo k.o. in vista del Gp di casa, dopo anche la caduta di due settimane fa a due curve dal traguardo di Le Mans, che lo ha fatto sprofondare in classifica piloti dove adesso si trova in terza posizione, a 23 punti di ritardo dal compagno di squadra e leader del mondiale Maverick Vinales e 6 da Dani Pedrosa.

“È stata una brutta caduta, soprattutto molto dolorosa e in un pessimo punto della pista – ha raccontato Valentino Rossi – Dopo un salto sono atterrato a un metro fuori dalla pista, in un punto dove sono rimasto bloccato e mi sono ribaltato in avanti. Ho sbattuto il petto contro il manubrio e poi per terra”.

Sono rimasto una notte in ospedale perché era difficile respirare e anche quando sono tornato a casa ho avuto due o tre giorni che sono stati molto dolorosi. Era abbastanza negativo sulla gara – ha ammesso – Ma da due giorni la situazione è molto migliorata e in particolare sono ritornato a respirare in modo migliore. Adesso dovremo solo aspettare e vedere cosa succede quando salirò in sella alla M1. Ieri ho provato a fare un giro in moto, con il TMax e dopo anche con la R6. Mi sento bene in sella e riesco a guidare senza molto dolore, quindi sono abbastanza ottimista, ma lo stress non è paragonabile a quello della MotoGP.

Certamente non sono ancora al 100% ma è ancora giovedì – aggiunge il campione di Tavullia –Quindi sarà anche importante cercare di migliorare fino a domenica e fare una buona gara.

Faccio motocross da sempre, anche dopo il 2010 – quando si era infortunato proprio con una moto da cross, ndr – perché mi piace. Mi piace molto e credo che sia il migliore allenamento sia fisico che mentale. Forse, dopo l’incidente, la mia carriera in motocross è finita – scherza – Ma sinceramente mi sento fortunato perché nell’incidente era molto facile rimediare una frattura e rimanere a casa nelle due gare più importanti della stagione. Per me è bello essere qui e domani poter provare.

Domani mattina comincerò normalmente e cercherò di capire se ho qualche dolore particolare e se avrò bisogno di fare meno giri per riservare qualche energia per domenica. Qui al Mugello l’atmosefera è sempre speciale per me e per tutti i piloti italiani, perché i tifosi sono molto calorosi e molto vicini alla pista. Sentirli così forte ti aiuta a dare il massimo”.

Se tutto andrà come previsto, come ogni anno il pesarese sfoggerà un casco speciale per il Mugello. La sensazione è quella che il Dottore abbia deciso di dedicarlo a Nicky Hayden ma sulla nuova grafica il pesarese non si è sbilanciato.

È stato un periodo difficile, ma abbiamo fatto il casco dedicato. Non potevo non farlo. Lo vedrete sabato mattina!.

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