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MotoGP, Pedrosa: “Abbiamo capito come migliorare la moto. Hayden? Al Mugello sarà con noi”

Il pilota spagnolo ricorda il campione scomparso: “E’ dura aver perso un amico, ma sarà vicino a noi quando correremo”. Poi sulla gara: “Useremo la nuova gomma anteriore, abbiamo capito quali aggiustamenti fare e ora potremo gestirla meglio” ha dichiarato.
A cura di Matteo Vana
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Dani Pedrosa al parco chiuso dopo la pole / GettyImages
Dani Pedrosa al parco chiuso dopo la pole / GettyImages

La vera sorpresa di questo inizio di stagione in MotoGP è Daniel Pedrosa: lo spagnolo sembra aver ritrovato lo smalto dei giorni migliori e la vittoria in Spagna, insieme ai due podi conquistati in Francia e America, hanno proiettato il pilota della Honda al secondo posto nel mondiale, distante 17 punti dal leader Maverick Vinales.

Un'exploit che in pochi si sarebbero aspettati, ma figlio dell'allenamento di Pedrosa, seguito ora anche da Sete Gibernau. Quello del Mugello rappresenta un appuntamento fondamentale per la stagione dello spagnolo, deciso più che mai a continuare la striscia positiva di risultati: una vittoria nel Gran Premio d'Italia avvicinerebbe ulteriormente Pedrosa alla vetta della classifica, innalzando ulteriormente le sue quotazioni. Il pilota della Honda sa che non sarà semplice, ma non vuole lasciare nulla di intentato.

Nei recenti test svolti in Catalogna abbiamo provato il nuovo layout della pista e soprattutto la nuova gomma anteriore della Michelin che useremo a partire dal Gran Premio d'Italia del Mugello. Abbiamo capito quali aggiustamenti fare sull'assetto della moto e ora potremo gestirla meglio. Abbiamo confermato quanto sia buono l'assetto base della nostra moto finendo i test nel migliore dei modi.

Al Mugello nel segno di Hayden

Quello del Mugello sarà un weekend particolarmente duro per Daniel Pedrosa: la scomparsa di Nicky Hayden ha lasciato il segno, lo spagnolo era molto legato all'americano avendo diviso per anni il box della Honda. I due erano molto amici, tanto che, quando lo spagnolo dovette operarsi al braccio nel 2015 fu proprio il pilota a stelle e strisce a consigliargli dove fare l'intervento.

Il fine settimana del Mugello sarà molto emozionante. E' dura aver perso un amico, specialmente un ragazzo con cui ho vissuto a stretto contatto per tre stagioni essendo compagni di squadra. Ricordo quanto veloce fosse Nicky, non mollando mai fino a raggiungere il titolo di campione del mondo della MotoGP. Ricordo anche quando nel 2015 mi dovetti fermare a causa della Sindrome Compartimentale al braccio. Fu il primo a interessarsi della mia condizione e a suggerirmi il medico che poi mi operò. Era davvero una bella persona e sono davvero distrutto soprattutto per la sua famiglia. Lo ricorderemo e sarà vicino a noi quando correremo al Mugello, così come abbiamo fatto al Montmelo due settimane fa

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