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MotoGP, polemica sul Gp del Qatar anche in caso di pioggia

Piloti infuriati per la decisione di disputare la gara in notturna anche sotto la pioggia. Espargaro: “Ne parleremo durante l’incontro della GP Commission” Vinales: “Il problema è come può riflettere la luce”. Bautista: “In quelle condizioni i riflessi si notano anche con una moto da strada”.
A cura di Valeria Aiello
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Il violento acquazzone del 2009 / GettyImages
Il violento acquazzone del 2009 / GettyImages

La novità prevista per la prossima edizione del Gp del Qatar della MotoGp non convince i piloti: la decisione di far disputare il Gran Premio in notturna anche in caso di pioggia, cosa vietata dal regolamento fino allo scorso anno, è arrivata in seguito ad un test effettuato nelle ultime settimane da Loris Capirossi e Franco Uncini, membri della Commissione Sicurezza, rispettivamente per Dorna e Fim, che sulla pista di Losail, bagnata artificialmente, sono giunti alla conclusione che le condizioni non creano riflessi di luce sull’asfalto. Diverse le perplessità sulla questione, a partire dalla decisione stessa di far correre solo la classe regina e non le classi Moto3 e Moto2, fino ai dubbi sul reale riflesso delle luci artificiali sull’asfalto bagnato.

Quello che dobbiamo fare è andare lì e provare, perché non abbiamo mai corso sotto alla pioggia di notte. Il problema è come si può riflettere la luce sull'asfalto – sono state le parole di Maverick Vinales a Motorsport – Se piove, cercheremo di vedere come influiscono i riflessi delle luci artificiali. Finora, solo Uncini e Capirossi hanno provato, con poca pioggia o bagnando la pista, e non è la stessa cosa – ha aggiunto Ramon Forcada, capo meccanico di Vinales.

Non mi sembra così semplice, perché in queste condizioni si notano molti riflessi anche su una moto da strada. Non lo vedo come qualcosa di positivo, ma non potremo sapere com'è con certezza fino a quando non proveremo. In ogni caso, è meglio se non piove: saremmo tutti più felici – ammette Alvaro Bautista.

Anche se la probabilità di pioggia nel deserto sono molto basse, in molti ricordano il Gp del Qatar 2009, quando la forte pioggia costrinse la Direzione Gara a posticipare il Gran Premio al lunedì successivo. In quell’occasione fu proprio la concomitanza della notte e le luci artificiali a portare al rinvio. Sulla decisione di disputare comunque la gara, i piloti non sono ancora stati ascoltati e bisognerà che gli stessi ne discutano. Banco di prova delle condizioni, potrebbero essere i prossimi test in Qatar (10-12 marzo) per i quali Michelin dovrebbe portare anche gomme da bagnato.

Alla fine sarà una questione legata al consenso tra i piloti, quindi non so perché non sia stata chiesta la nostra opinione – puntualizza Aleix Espargarò – Ne parleremo lì durante l'incontro della Grand Prix Commission del venerdì”.

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