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MotoGP, Rossi: ma quanto vale…. Valentino?

Prima Rossifumi, poi Dottore: l’eterno Valentino è sempre stato avanti, in pista e fuori, capace di inventare un marchio dopo l’altro e di vendere il suo mito in tutto il mondo.
A cura di Valeria Aiello
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Rossi patrimonio de la humanidad” titola la stampa spagnola all’indomani del successo di Valentino Rossi al Misano World Circuit Marco Simoncelli: l’urbinate, patrimonio dello Sport, nato nella cittadina patrimonio dell’umanità Unesco, è un vero concentrato di eccellenza che del suo carisma e della sua tenacia ne ha fatto un patrimonio personale. Con 9 titoli mondiali, 107 GP vinti, e oltre 5000 punti accumulati dal suo esordio in questo sport, Valentino Rossi è il Motomondiale: un giro d’affari di oltre 1 miliardo di euro di cui il pluricampione pesarese rappresenta una fetta sostanziosa.

Da Rossifumi al Dottore: 18 anni di “trovate”

Valentino Rossi in 18 anni di Motomondiale ha trasformato un sport di nicchia in uno spettacolo di massa, secondo solo alla Formula 1. Prima Rossifumi e poi Dottore della MotoGP, Valentino è sempre stato avanti, in pista e fuori, capace di inventare un marchio dopo l’altro, capace di vendere la MotoGP e il suo mito in tutto il mondo. Dal suo numero di gara, quel 46 giallo di papà Graziano, al Sole sorridente e quella Luna incazzata a ricordare quanto lunatico sia il fuoriclasse di Tavullia, Valentino Rossi ne ha pensate tante, troppe, tanto da scomodare anche quella vecchia gallina al guinzaglio che si sa, fa buon brodo. Gli addetti ai lavori lo chiamano effetto Rossi: in 20 anni di corse Valentino Rossi ha reclamizzato tutto, dalle auto, compagnie telefoniche passando per quelle cosce di pollo della premiata Polleria Osvaldo, ennesima trovata che destabilizzava il panorama economico internazionale e italiano. Una trovata che funzionò, come tutte quelle pensate da Rossi che nel 2005 ha anche ricevuto la laurea ad honorem in Comunicazione e Pubblicità, tornata poi utile alcuni anni più tardi, quando si trovava a chiudere con 30 milioni quel contenzioso con il fisco italiano di oltre 100 milioni.

Ma quanto vale… Valentino?

Rossi oggi è tra i venti atleti più reclamizzati e più pagati del mondo, unico centauro tra i piloti come Alonso ed Hamilton e in mezzo a stelle del calcio, campioni del tennis e cestisti americani. E non importa che vinca o meno, Valentino Rossi continua a vendere e far vendere, comunque: per averlo la Yamaha stacca un assegno da 12 milioni di dollari l’anno, quasi il doppio di quello del teammate Jorge Lorenzo e tre volte più pesante di quello incassato dal Campione in carica Marquez che invece chiude primo sotto la bandiera a scacchi quasi sempre. Ma c’è poco da fare, il Dottore e Dottore, capace di conquistare il pubblico e sponsor che fanno a gara per coprirlo con i loro marchi dalla testa ai piedi portando nelle tasche del pesarese altri 10 milioni di dollari che si sommano al fatturato annuo dell’azienda chiamata Valentino Rossi. A 35 anni, il Dottore è sulla buona strada per diventare il pilota più vecchio a vincere un GP, record detenuto da Arthur Wheeler, il britannico che nel 1962, all’età di 46 anni, vinse il GP di Argentina in classe 250. Da fuoriclasse e grande imprenditore di se stesso, Valentino Rossi si sta ancora reinventando, a partire dallo stile di guida adattato per tenere testa al fenomeno Marquez, passando per il Ranch di Tavullia, accademia dei giovani talenti, fino al nuovo nato team in Moto3, il VR46, che il Dottore ha messo in pista in questa stagione insieme Sky, con l’obiettivo di continuare a scrivere, come sempre, il patrimonio e la storia di questo sport.

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