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MotoGP, “Torna presto… ci manchi”: il messaggio della Yamaha nel box di Valentino Rossi

“Come back soon… we miss you!” si legge nel grande cartello giallo esposto vicino alla M1 numero 46. Omaggio della Yamaha che ha deciso di non sostituire il pesarese lasciando solo Vinales a difendere i colori del team.
A cura di Valeria Aiello
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Il box di Valentino Rossi a Misano
Il box di Valentino Rossi a Misano

M1 in bella mostra e un grande cartello preparato dalla Yamaha con i messaggi di buona guarigione inviati dai piloti, sportivi e addetti ai lavori: questo il box di Valentino Rossi questa mattina a Misano, prima giornata di libere del GP di San Marino e Riviera di Rimini che il Dottore salterà a causa dell’infortunio alla gamba destra in seguito all’incidente di giovedì 31 agosto facendo enduro.

"Torna presto… ci manchi"

Torna presto… ci manchi / Come back soon… we miss you!” è il messaggio del team Yamaha che questo fine settimana ha deciso di non sostituire il pesarese e di lasciare che solo Maverick Vinales difenda i colori della squadra. Intorno di tanti messaggi ricevuti dal Dottore in questi giorni tra cui quelli dei ragazzi della sua VR46 Academy, del fotografo Gigi Soldano e anche del vice presidente dell’Inter Javier Zanetti. Un’assenza importante che si teme possa incidere sull’affluenza di pubblico e sulla quale a dire la sua è stato lo stesso Rossi: “Se fossi un mio tifoso verrei comunque a vedere la gara. Mi dispiacerebbe non vedere Valentino Rossi ma è comunque una grande emozione”.

Senza Vale non Vale

Senza Valentino Misano non sarà la stessa. Ed è normale che sia così perché Misano è molto legata alla storia sportiva del pesarese: tre vittorie (2008, 2009 e 2014), una vicinanza geografica alla sua Tavullia ma soprattutto perché la MotoGP non è ancora pronta a fare a meno del suo beniamino. L’infortunio costringerà Rossi a saltare la gara di Misano e con molta probabilità quella di Aragon, con rientro previsto a Motegì, in Giappone a metà settembre. Al momento però è quasi impossibile fare previsioni. “Sarebbe un prenderci, dipenderà da come reagirà la gamba al lavoro. Nel 2010 – dopo l’incidente nelle libere del Mugello in cui si fratturo tibia e perone della gamba destra, ndr – ero rientrato dopo 40-41 giorni, una tempistica in linea con il rientro a Motegì, mentre Aragon è a tre settimane dall’incidente. Difficile ma ci proverò”.

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