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MotoGP, Valentino Rossi: “Che gare vinceremo? Nessuno può dirlo”

A -10 punti dalla vetta, il pesarese guarda alla seconda parte del campionato: “Vorrei essere veloce a Misano e nelle tre gare extraeuropee ma adesso pensiamo a fare bene a Brno”.
A cura di Valeria Aiello
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Valentino Rossi insieme al capotecnico Silvano Galbusera / GettyImages
Valentino Rossi insieme al capotecnico Silvano Galbusera / GettyImages

In un mondiale iniziato con le vittorie di Maverick Vinales, continuato con quelle di Marquez e Pedrosa. Poi la doppietta di Andrea Dovizioso, la vittoria di Rossi ad Assen e quella di Marquez nel suo Sachsenring, la stagione 2017 sembra essere la più equilibrata degli ultimi anni. Dopo nove Gran Premi, i primi cinque piloti sono separati da 26 punti, per cui tutto può succedere nelle nove gare che restano alla fine del campionato. Chi condivide questo punto di vista è Valentino Rossi, attualmente quarto in classifica piloti a 10 punti dal leader Marc Marquez.

Nessuno può prevedere cosa accadrà nelle prossime gare. Non credo di poter dire se vinceremo una certa gara o meno – ha detto Valentino Rossi a Motosport.com – Vorrei essere veloce a Misano e nei tre Gran Premi extraeuropei. Per adesso la cosa importante è fare bene in Repubblica Ceca ed essere competitivi”.

"Tutti in lotta, nessun favorito"

Per Valentino il mondiale era partito da test poco confortanti, che avevano lasciato spazio a dubbi sulla sua competitività in questa stagione. Problemi di feeling con l’anteriore che hanno trovato in parte una soluzione nel nuovo telaio adottato dalla gara di Assen, con cui il Dottore ha recuperato confidenza e piacere di guida. Diversamente dal compagno di squadra Vinales che, partito fortissimo, tra Jerez e Barcellona ha perso il suo vantaggio nel mondiale. Impossibile fare previsioni, perché finora la situazione è continuamente cambiata, complice anche la variabile gomme Michelin diverse di gara in gara.

Al momento, siamo tutti in lotta per il campionato – aggiunge Rossi – Non c'è un favorito, non escluderei nemmeno Pedrosa, che non è molto staccato. Per molti anni ci sono stati solo quattro piloti in grado di vincere, poi hanno iniziato a vincere tutti. Non penso che sia meglio o peggio: la cosa importante è sia anch'io in corsa per il titolo ci e che io abbia vinto una gara”.

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